Nibiru e Anunnaki

Nibiru e Anunnaki

Nibiru e Anunnaki

Gli Anunnaki e Nibiru

Nella mitologia sumerica il termine Anunna, poi reso in akkadico come Anunnaki/Anunnaku, indica l'insieme degli dèi sumeri, e più tardi assiro-babilonesi. Essi erano costituiti in un'assemblea, presieduta da An, dio del cielo. Tale assemblea si componeva dei sette supremi, di cui facevano parte i quattro principali dei creatori (An, Enlil, Enki, Ninhursag), con l'aggiunta di Inanna, Utu e Nanna e di 50 dei minori, detti anche Igigi.
Secondo Zecharia Sitchin gli Anunnaki sarebbero degli alieni provenienti da Nibiru, un pianeta del nostro sistema solare. Secondo questa tesi avrebbero avuto un ruolo importante nella veloce evoluzione della civiltà umana e in particolare di quella sumerica. I signori provenienti da Nibiru, sin dall'antichità, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta. Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra fu inviata una prima spedizione di esseri viventi capeggiata da Enki, un nome che ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri. I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell'Indo e la Mesopotamia. 
Zecharia Sitchin (Baku, 11 luglio 1922 - New York, 9 ottobre 2010) è stato uno scrittore azero naturalizzato statunitense. È stato autore di molti libri di divulgazione sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, ed è un sostenitore della "teoria dell'antico astronauta" come spiegazione dell'origine dell'uomo. Egli attribuisce la creazione dell'antica cultura dei Sumeri ad una presunta razza aliena, detta Nefilim (in ebraico) o Anunnaki (in sumero), proveniente dal pianeta Nibiru, un ipotetico 9º pianeta del sistema solare dal periodo di rivoluzione di circa 3600 anni presente nella mitologia babilonese.
Sitchin afferma anche che in corrispondenza della fascia principale degli asteroidi del sistema solare si sarebbe trovato anticamente un pianeta che i Sumeri chiamavano Tiamat, che sarebbe previsto dalla Legge di Titius-Bode.
Ancora una volta un mito sumero, l'Enuma Elish, ci permette di comprendere pienamente la conformazione dell'attuale sistema solare. Esso parla di un pianeta, Nibiru, che si affaccia sul sistema solare ogni 3.600 anni circa con un orbita retrograda che, specialmente durante le fasi di formazione del sistema solare, lo ha portato a scontrarsi con Tiamat, un pianeta localizzato tra Marte e Giove, distruggendolo, creando la fascia degli asteroidi e proiettando la Terra e la Luna nella loro attuale posizione.
Certo pensare a un pianeta il cui periodo orbitale è di 3.600 anni circa può essere per il lettore oggetto di profondo scetticismo; ma forse non sapete che la NASA ha certificato l'esistenza di diversi pianeti transnettuniani tra cui uno in particolare, chiamato Sedna, il cui periodo orbitale, calcolato e dimostrato secondo le leggi fisiche newtoniane che regolano i moti dei pianeti, è pari a 12.000 anni. Questo per noi consente la possibilità che esista un pianeta, non ancora osservato, con un periodo orbitale come quello di Nibiru, che in realtà secondo i sumeri è addirittura inferiore a quello di Sedna. 
Tratto da Wikipedia: "...90377 Sedna è un oggetto trans-nettuniano di grandi dimensioni che orbita attorno al Sole su di un'orbita particolarmente eccentrica, che lo porta ad avvicinarsi al sistema solare esterno in prossimità del perielio, e ad allontanarsi fino ad oltre 5 giorni luce (975 UA)...
La presenza di corpi come Sedna pone un interrogativo nella comunità astronomica mondiale: come giustificare l'esistenza di questi corpi celesti con orbite così profondamente ellittiche? La comunità astronomica è divisa, ma diversi astronomi controcorrente hanno ipotizzato l'esistenza di una stella nana bruna spenta chiamata Nemesis, a circa 300-400 UA dal Sole attorno alla quale orbitano alcuni pianeti, alcuni dei quali, i più esterni, sono stati catturati dal campo gravitazionale del Sole, maggiore di quello Nemesiano, su un orbita che abbraccia entrambi i sistemi.


L'orbita di Nemesis e di Nibiru secondo la TOE
L'orbita di Nemesis e di Nibiru secondo la TOE

L'idea di un sistema solare binario avanzata dal Progetto Atlanticus viene approfondita negli studi di Andy Lloyd, intervistato per questo motivo dal Progetto Camelot. Il testo inizia qui. Puoi cliccare e iniziare a scrivere. Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus e

Le teorie di Sitchin andrebbero secondo alcuni nella categoria del creazionismo non-religioso, ma lo stesso Sitchin riporta nei suoi testi nozioni di evoluzione teistica, sebbene egli sostenga che l'uomo sarebbe a suo dire frutto di esperimenti di ibridazione genetica con specie terrestri condotti da alieni. Analoghe posizioni sono state espresse successivamente da Immanuel Velikovsky, Erich von Däniken, Alan F. Alford e Laurence Gardner. 
Riprendiamo allora quanto sostenuto da Sitchin nelle sue "Cronache terrestri", una serie di volumi riguardanti la storia dell'umanità in un tempo che per comodità definiremo pre-diluviano e che abbraccia un arco temporale che va da 400.000 anni fa a 100.000 anni fa, momento in cui le teorie promulgate dal Progetto Atlanticus e quelle di Sitchin cominciano a divergere. 
Secondo la TOE del Progetto Atlanticus, riprendendo gli studi di Sitchin, 500.000 anni fa Alalu, il nono sovrano degli Annunaki, una razza di extraterrestri popolanti il pianeta Nibiru e caratterizzati da cicli vitali quasi eterni dal punto di vista umano, viene deposto da Anu e costretto all'esilio sulla Terra; qui Alalu scopre circa 450.000 anni fa grossi giacimenti di oro e altri minerari utili all'industria Annunaka. Anu invia allora uno dei suoi due figli, Enki, sulla Terra per promuovere la cosiddetta "Missione Terra" che consiste nello sfruttamento delle risorse naturali presenti sul pianeta. Enki arriva sulla Terra 445.000 anni fa, durante la glaciazione di Mindel, al seguito di un gruppo di Annunaki e fonda Eridu per lo sfruttamento di queste risorse nel medio-oriente. 
430.000 anni fa la glaciazione di Mindel finisce, il clima si fa più mite e vengono inviati altri Annunaki tra cui Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico; iniziano le costruzioni degli insediamenti funzionali alla "Missione Terra" in Mesopotamia. Poiché però la produzione dell'oro scarseggiava, Anu decise di fare visita alla "Missione" con il suo primogenito Enlil e venne deciso di ampliare la missione allo sfruttamento del continente africano oltre che in medio-oriente; a Enlil viene assegnato il comando supremo della missione mentre Enki viene subordinato a Enlil e assume il comando degli scavi in Africa. Questo avviene circa 416.000 anni fa. 
Intorno a 400.000 anni fa si conclude la costruzione dei primi sette insediamenti funzionali in mesopotamia: il porto spaziale (Sippar) che verrà sostituito successivamente dal più efficiente Baalbek, il centro controllo missione (Nippur), un centro metallurgico (Bad-Tibira) e un centro medico (Shuruppak) oltre che a Eridu, la prima città e all'Eden, i campi agricoli che forniscono sostentamento alla popolazione Annunaka.
Dopo 40 periodi, ossia 144.000 anni (1 periodo = 1 shar = 3.600 anni) di fatiche, così come narrato nell'epopea di Athrasis, Enki si trova a dover gestire l'ammutinamento dei lavoratori Annunaki nelle miniere dell'Abzu (Africa) ed è proprio lui insieme alla sorellastra Ninmah (Ninharsag) a decidere per l'ibridazione di DNA Annunako con l'homo erectus al fine di ottenere una nuova razza da potere utilizzare come sostituto lavoratore nelle miniere, liberando così dall'impegno lavorativo gli Annunaki. Coerentemente con quanto narrato dall'epopea di Athrasis e con quanto descritto dalla scienza ufficiale l'homo sapiens compare infatti proprio circa 300.000 anni fa in Africa, ossia esattamente 144.000 anni dopo l'arrivo degli Annunaki. Enlil inoltre considera utile condurre alcuni di questi Homo Sapiens in Eden per farli lavorare nei campi e fornire cibo agli Annunaki. Si osservi come in questo momento l'Homo Sapiens, in quanto ibrido, non è in grado di procreare. 
Fermiamoci un momento, qualcuno certamente potrà obiettare dicendo che non ci sono prove alcune a supporto di questa incredibile teoria; allora ve ne voglio citare alcune: 
1. Sono state trovate rovine risalenti a più di 100.000 anni fa in Mozambico a ovest di Maputo e in Zimbabwe le cui dimensioni fanno pensare a metropoli popolate da circa 200.000 persone che noi nella TOE identifichiamo come le metropoli Annunake nell'Abzu costruite nei pressi delle miniere d'oro africane dove fare lavorare i primi esseri umani Sapiens;

2. Gli Annunaki vengono descritti come giganti nei miti dei nostri antenati; nella Bibbia in "Numeri 13,33 e Deuteronomio 9,2 addirittura si citano i figli di Anak, della razza dei giganti. Ritrovamenti di ossa di giganti sono stati trovati in diverse parti del globo; 
3. come rispondere alla domanda: chi e come ha potuto movimentare le enormi lastre di granito di Baalbek in Libano, le cui più pesanti pesano 900 tonnellate l'una e che messe una accanto all'altra costituiscono una base perfettamente piatta, tipo una base di lancio per missili? Vedasi a tal proposito quanto narrato nell'epopea di Gilgamesh che nella terra dei cedri (l'attuale Libano) descrive un vero e proprio lancio di un razzo come lo descriverebbe oggi un bambino dinanzi al lancio del razzo vettore degli Shuttle.  

Dimensioni delle lastre di Baalbek (Libano)
Dimensioni delle lastre di Baalbek (Libano)

Nei suoi volumi Sitchin sostiene che gli Annunaki siano originari di Nibiru, il che comporta l'ipotesi di uno sviluppo evolutivo da compiersi su un pianeta il cui percorso orbitale non è certo dei più consoni al sostentamento di forme di vita. Non approfondendo le origini Annunake è molto difficile ipotizzare che un corpo celeste che per migliaia di anni viaggia nello spazio siderale, lontano dalle fonti di calore o energia rappresentate dal Sole e/o da Nemesis e di conseguenza senza acqua allo stato liquido, possa sostenere la vita, seppur considerando la capacità del nucleo nibiriano di produrre abbastanza calore. 
Questo è diverso se ipotizziamo che Nibiru sia stato colonizzato dagli Annunaki quando questi avessero già un grado tecnologico sufficiente da costituire sullo stesso delle colonie autosufficienti ed autosostenibili, utilizzando il pianeta come una sorta di astronave generazionale tra i due sistemi stellari. Questa visione, inesplorata da Sitchin, permette di conciliare l'esistenza di una civiltà aliena, quale gli Annunaki simili a noi, e di conseguenza con una base biologica a carbonio cui necessita acqua allo stato liquido, sorta su un pianeta simile alla Terra con temperatura e orbita stabile e posizionata nella biosfera del sistema Nemesiano. 
La civilità Annunaka si siviluppò a partire da milioni di anni fa sul pianeta Annunakia, un pianeta orbitante attorno alla nana bruna Nemesis orbitante a sua volta a 300-400 UA dal Sole. A partire da 10 milioni di anni fa gli Annunaki iniziano a esplorare i pianeti orbitanti attorno a Nemesis colonizzando quelli adatti alla vita e sfruttando le risorse degli altri. 
Con lo sfruttamento dei pianeti più esterni, Nibiru già 600.000 anni fa, Sedna ed Hercobulus a partire da 200.000 anni fa, gli Annunaki sono in grado di raggiungere il sistema solare sfruttando le orbite di questi pianeti comuni ai due sistemi stellari utilizzando gli stessi come "Astronavi generazionali" anche se in realtà, in virtù del ciclo di vita Annunako di milioni di anni, non si configura un livello generazionale nella durata del viaggio interstellare. Al tempo stesso, per consentire il sostentamento della vita su Nibiru, gli Annunaki hanno bisogno di risorse naturali quali oro, uranio e altri minerali presenti sulla terra, oltre che del prezioso elio-3 di cui discuteremo in seguito. 
Ciò spiega il motivo di tanta importanza riconosciuta all'oro da parte di Anu, dopo che il deposto Alalu lo trova sulla Terra in grande quantità. Ciò spiega anche il perché della devozione da parte dei nostri antichi antenati umani nei confronti dell'oro che in realtà doveva apparire del tutto inutile a loro non avendo quegli scopi pratici che invece sono tipici di società più avanzate. Basti pensare all'utilizzo dell'oro nei circuiti integrati dell'industria elettronica odierna. I popoli antichi consideravano importante l'oro poiché essi lo collegavano agli dei e possedere oro era per loro motivo di vanto perché permetteva loro di assomigliare agli dei ed esercitare il potere che ciò conferiva loro per governare le proprie genti. Pensiamo ai sovrani egizi, sumeri, ai templi antichi o ai Maya oltre oceano. Si ricoprivano di monili d'oro. A che scopo essendo l'oro un materiale perfettamente inutile? Da dove traeva l'importanza che i popoli antichi attribuivano ad esso? 
Semplicemente la sua raccolta era uno degli scopi principali della Missione Terra Annunaka e ciò è rimasto come retaggio nelle prime civiltà umane.
Torniamo al problema della gestione del genere umano da parte Enkilita ed Enlilita. Se è vero che Enki e i suoi scienziati e seguaci hanno risolto forse il più grave problema che stava per compromettere l'intera missione è altresì vero che l'inserimento della nuova specie animale (homo sapiens) nell'ecosistema terrestre circa 300.000 anni fa comportava tutta una serie di nuove problematiche di gestione degli stessi. 
A seconda della strategia politica adottata e perseguita nei confronti del genere umano si distinguono le seguenti fazioni tra gli Annunaki: gli Enkiliti (seguaci di Enki) principalmente scienziati, coordinatori delle attività delle missioni quali genetisti, architetti, fisici, chimici, genetisti, ingegneri, simboleggiati dal caduceo dove possiamo distinguere il cerchio alato simboleggiante Nibiru accompagnato dalla doppia elica del DNA idealizzato da due serpenti, attraverso il quale è stato creato l'homo sapiens. Il simbolo del caduceo è utilizzato ancora oggi in ambito scientifico in particolare in medicina. 

Il Caduceo, simbolo Enkilita (si notino i serpenti avvinghiati come il DNA)
Il Caduceo, simbolo Enkilita (si notino i serpenti avvinghiati come il DNA)

Sull'altro fronte abbiamo gli Enliliti (seguaci di Enlil), appartenenti alla famiglia reale, principalmente soldati, generali, preposti al controllo delle attività della missione e a garanzia del raggiungimento degli obiettivi del governo Annunako presieduto da Anu.  

Il cerchio alato, simbolo della famiglia reale Anunnaka presieduta da Enlil
Il cerchio alato, simbolo della famiglia reale Anunnaka presieduta da Enlil

Vi erano nella missione terra anche gli Igigi, ovvero gli Annunaki preposti al lavoro in miniera, nelle fabbriche o nei campi agricoli. Gli Igigi sono anche i preposti agli spazioporti di Nazca, Baalbek, Isola di Pasqua e alle basi spaziali di Luna e Marte. In particolar modo da Marte, approfittando della ridotta gravità, partivano i razzi diretti verso Nibiru. 
Dopo la creazione dell'Uomo i lavori più pesanti vengono assegnati a quest'ultimo consentendo agli Igigi di concentrarsi sulle mansioni con maggiore valore aggiunto ottenendo così maggiore efficienza ed efficacia nel conseguimento degli obiettivi della Missione Terra Annunaka. Gli Igigi allora si dividono tra Enkiliti ed Enliliti in egual misura a seconda della loro personale visione politica. 
Abbiamo già detto che il dualismo tra Enkiliti ed Enliliti si accentua nel momento in cui gli Enkiliti, contravvenendo al volere di Enlil il quale rimaneva comunque il capo di tutta la missione e vicario di Anu, suo padre, sulla Terra, conferiscono all'uomo la capacità di procreare, fatto impossibile per le specie ibride. Ciò fu fatto per il semplice motivo che in questo modo si potevano ottenere numerosi nuovi lavoratori naturalmente, senza dover continuare al ricorso all'ingegneria genetica, costosa e poco efficiente. Rappresentava anche una necessità, considerando il ridotto ciclo vitale dei Sapiens contemperato da un alto tasso di fertilità riproduttiva. 
Abbiamo visto anche come questo corrisponda all'evento biblico narrato nella cacciata dell'Eden, cronologicamente fissato a 200.000 anni fa secondo la TOE. 
Enlil e i suoi soldati percepivano invece una serie di grossi rischi che portarono alla cacciata dell'Uomo dai campi di Eden: 
- la possibilità che Enki costituisse un esercito di Sapiens antagonista agli Enliliti per prendere il potere; 
- l'incapacità dei sapiens di autogestirsi e il pericolo che questo comportava per il pianeta e le sue risorse (è importante notare come la Terra essendo un pianeta particolarmente adatto alla vita, viene tenuto in grande considerazione dagli Annunaki e non solo, come avremo modo di vedere nel proseguio del volume); 
- la possibilità che i Sapiens, aumentati di numero possano un giorno ribellarsi al potere Annunako. 
Gli Enkiliti dal canto loro ritengono invece che gli uomini, se debitamente istruiti, possano invece diventare una risorsa importante per gli Annunaki e auspicano un futuro nel quale saranno proprio gli uomini a governare il pianeta in armonia con la natura e il proprio spirito sfruttando quelle capacità cerebrali insite nel DNA ibrido Homo-Annunaki. Certamente questo percorso prevede una 'guida' evolutiva di lungo periodo (decine di migliaia di anni) che però gli Annunaki Enkiliti desiderano voler percorrere. 
Il retaggio della spiritualità Enkilita necessaria a uno sviluppo sostenibile del genere umano in armonia con le risorse e le capacità del pianeta terra è riscontrabile nelle tradizioni mistiche e spirituali di alcune culture misteriche e correnti esoteriche attuali (new age, nativi americani, tradizioni orientali,...) 
Lo scontro tra le due fazioni e la rottura definitiva avviene verso la fine della missione Annunaka quando elementi Enkiliti si uniscono fisicamente accoppiandosi con elementi Sapiens generando quelli che la tradizione biblica e cabalistica ebraica definisce come Nephilim, Giganti, Figli di Anak, ovvero i semi-dei, uomini famosi (così come la Bibbia stessa li descrive) che verranno utilizzati dagli Enkiliti per guidare l'evoluzione del genere umano trasferendo ad essi determinate conoscenze descritte nei miti di Lucifero, Prometeo e in generale di tutti quegli dei o semi-dei che portano luce (o fuoco) all'uomo conferendogli determinate particolari conoscenze. 
Gli Enliliti non possono accettare ciò, ma non fanno in tempo a procedere altrimenti, poiché la morte di Anu e il concomitante passaggio di Nibiru mettono fine alla missione Annunaka circa 100.000 anni fa. Enlil, come erede al trono deve tornare in patria nel sistema di Nemesis traghettato da Nibiru, il cui ingresso nel sistema solare e gli effetti turbativi sulla Terra provocano l'inizio della glaciazione di Wurm con il conseguente notevole abbassamento del livello del mare. 
Enki allora, approfittando della situazione, nonostante la decisione di Enlil di dichiarare conclusa la Missione e di ricondurre tutti gli Annunaki verso Nemesis, decide di rimanere sulla Terra avviando il suo sogno di condurre l'uomo a un livello evolutivo pari a quello dei creatori Annunaki. Enlil è contrario ma non può scatenare una guerra contro il fratello in una situazione particolare come quella che il popolo Annunako sta vivendo dopo la morte del sovrano Anu e pertanto concede a Enki questa libertà lasciando sul pianeta un avamposto con il compito di controllare l'operato di Enki, gli Igigi; quegli stessi Igigi celebrati dai Mohai sull'isola di Pasqua. 
Questo dualismo, chiaro nelle religioni sumero-assiro-babilonesi, viene decisamente meno nella tradizione giudaico-cristiana, condizionata dalla cattività babilonese.
La permanenza di Enki e della sua fazione a partire da 100.000 anni fa darà il via a ciò che i miti ricordano come l'età dell'oro... ma questa è un'altra storia...
Una narrazione affascinante, quella costruita a partire dalle ipotesi del Sitchin, il quale ci ha permesso di presentare incredibili e potenti spunti di riflessione, ma fortemente viziata dai preuspposti della "Teoria degli Antichi Astronauti" che Sitchin stesso contribuì a realizzare. 
Una teoria la quale, grazie alle indagini portate avanti dal Progetto Atlanticus in un continuo percorso di studio e ricerca, viene superata, o più precisamente integrata dai seguenti dossier che introducono la teoria della "Out of Atlantis" a integrazione della "Out of Africa I e II" contemplando la figura del Neanderthal e correlandolo al mito e a certi passi biblici facenti riferimento ai Giganti.
Anunnaki, Elohim ed Arcangeli
https://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=12&t=14529
Anunnaki, Nephilim e Sapiens
https://www.ufoforum.it/viewtopic.php?t=17088
Il Cammino del Sapere
https://www.mediafire.com/view/4zh34x0idoa1ljf/Il_Cammino_del_Sapere.pdf
La Teoria dell'Out of Atlantis
https://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=12&t=15715Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest

Nibiru e Anunnaki

Nibiru e Anunnaki

Antichissime tavolette Sumere rivelerebbero l'esistenza nel nostro sistema solare di un misterioso pianeta il cui popolo - gli Anunnaki - avrebbe creato l'essere umano ed edificato le prime civiltà sulla Terra.

Nella storia dell'archeologia le presunte origini della civiltà hanno subito diversi spostamenti. Dapprima si credeva che furono i Greci a dare i natali alla nostra cultura, poi, con i rinvenimenti di età neolitica, il ruolo d'iniziatrice passò alla magnificenza egiziana. Ma tra gli studiosi aleggiava un dubbio: gli imperi di Babilonia e di Assiria, di cui si narra nell'Antico Testamento, erano precedenti all'epoca egizia?

Successive scoperte indussero gli esperti a portare l'inizio della civiltà più indietro nel tempo, fino alla fondazione dell'impero Sumero: il 3.000 a.C. Bassorilievo sumero raffigurante i due "guardiani", o Anunnaki, di fronte all'albero della vita. Ulteriori scavi riportarono alla luce migliaia di tavolette che riferiscono la storia degli "Dei" di Sumer. Gli Anunnaki (letteralmente: "Coloro che dal Cielo sono venuti sulla Terra") sarebbero giunti sul nostro pianeta circa 450.000 anni fa in cerca di risorse minerarie ed in particolare di oro perché questo metallo, necessario per risolvere problemi concernenti l'atmosfera di Nibiru (il pianeta "dell'attraversamento") scarseggiava.

A Eridu, nel sud della Mesopotamia, gli Dei attrezzarono il primo avamposto sul pianeta Terra; l'entità denominata "Enki" era il comandante di questa spedizione. Dopo 28.000 anni giunse il fratello, Enlil e furono fondate altre città. Il comando della spedizione passò a quest'ultimo, dopo che Enki si trasferì in Africa nei pressi dell'attuale Zimbabwe, per estrarre oro dai vasti giacimenti presenti nel sottosuolo.

L'Homo Sapiens e la camera delle creazioni

Dopo un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento. Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora presenti in quell'area.

Tale progetto fu realizzato in collaborazione con la sposa di Enki: Ninhursag (chiamata significativamente la "Dea Madre" o la "Sapiente Mami" o anche "Signora che dà la vita") che ritirandosi nella camera delle creazioni dopo vari tentativi mostrò tra le sue mani la nuova creatura; era stato generato l'Homo Sapiens.

Al principio questo "novello schiavo" venne utilizzato nella "terra delle miniere" (in Africa), ma ben presto si richiese la sua presenza anche a Sumer. L'uomo, creato in serie dagli Anunnaki, come tutti gli ibridi, non era in grado di procreare fino a quando, ad un certo punto della storia, Enki decise di dargli questa opportunità senza l'approvazione dei suoi superiori, suscitando notevole scalpore. In questo sigillo viene rappresentata l'epica della creazione dell'uomo secondo la mitologia sumera.

Trascorsero gli anni e avvenne, come recita la Bibbia: "Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che piacquero loro più di tutte". Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l'umanità.

Il Diluvio e la rinascita della civiltà

Gli Anunnaki sapevano che, entro un breve periodo, sulla Terra si sarebbe verificata un'immane ed inevitabile catastrofe (avvenuta all'incirca 13.000 anni fa). Tale cataclisma sarebbe stato provocato dalla notevole forza gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra.

Senza avvertire l'uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell'umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una "famiglia prescelta" ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé.

La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di "un'arca" dove venissero preservate le specie terrestri dall'imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all'immane evento.

A quel punto, per intercessione di Enki, l'umanità fu finalmente accettata in pieno e gli Dei aprirono la Terra all'uomo. Poiché il diluvio aveva spazzato via le città, fu deciso di dare la possibilità ai terrestri di ricostruire una civiltà stabilendosi in tre zone: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia e nella Valle dell'Indo. Una quarta area, definita sacra (termine che originariamente significava "dedicata, riservata") e alla quale l'uomo non poteva avvicinarsi senza autorizzazione, fu lasciata agli dei.

Questa regione si chiamava Tilmun ("il luogo dei missili") e, come la traduzione letterale indica chiaramente, costituiva la nuova base spaziale, dopo che la precedente era stata cancellata dal diluvio. Numerose leggende narrano gli sforzi incessanti di alcuni valorosi per giungervi e trovare "l'albero della vita", capace di renderli immortali. Simili testimonianze costituiscono la nutrita documentazione tramandataci dai Sumeri.

Il pianeta X

Perché in seguito gli Anunnaki abbandonarono la Terra, perché non vissero più con l'uomo? E, soprattutto - come ha sottolineato Sitchin nei suoi libri - perché stanno ritornando? Se al primo quesito è arduo rispondere, il secondo trova conferma in dati astronomici tangibili e quindi non assimilabili al campo delle ipotesi. Nibiru, il pianeta degli Anunnaki, starebbe ritornando verso la Terra, come ha sempre fatto nel passato. In questo sigillo viene rappresentata l'epica della creazione dell'uomo secondo la mitologia sumera Sino a poco tempo fa gli astronomi erano convinti che Plutone fosse il pianeta che segnava il limite estremo del nostro sistema solare.

Ricordiamo, per inciso, che Plutone è così piccolo che, ultimamente, gli è stato negato lo status di pianeta, declassandolo ad asteroide. Negli ultimi decenni si è ipotizzata, attraverso un modello matematico, l'esistenza di un corpo celeste oltre il Sole che con la sua enorme mole gravitazionale influirebbe sull'orbita delle comete passanti per l'estrema periferia del sistema solare.

Denominato pianeta X (nel duplice significato di decimo pianeta e di incognita), presenta una massa tre volte superiore a quella di Giove ed un'orbita contraria a quella degli altri pianeti. Ma perché crediamo che questo misterioso astro corrisponda a Nibiru? Proprio per il dato appena riferito: le tavolette sumere parlano del pianeta degli Dei come di un enorme corpo celeste con orbita contraria rispetto ai nostri.

Nibiru torna ogni 3.600 anni

Gli studiosi ipotizzano che, se anche non fosse un pianeta, Nibiru comunque potrebbe essere una nana bruna: una stella più piccola del Sole, incapace di emettere luce e collassata su se stessa dopo aver esaurito l'energia contenuta nel proprio nucleo.

Ma, a parte quel poco che gli astronomi possono dirci su Nibiru, possiamo ancora una volta ricavare delle preziose notizie a riguardo dalle suddette tavole sumere, sforzandoci però di interpretarne i dati obiettivamente e non considerarle semplici miti. Nibiru, ci svelano i Sumeri, avrebbe una perfetta orbita ellittica che lo fa entrare ed uscire dal nostro sistema solare ogni 3.600 anni.

Può quindi venire considerato, a buon diritto, appartenente al nostro sistema solare, sebbene risulti invisibile per lungo tempo. Orbiterebbe tra due soli (il nostro ed uno esterno) che ne costituirebbero i perigei. Quando Nibiru passa vicino al nostro pianeta, porterebbe degli scompensi tellurici,vista la sua alta potenza gravitazionale.

Tale affermazione non vuole essere allarmistica, tanto più che bisogna considerare la posizione della Terra durante questi passaggi: più si è vicini e più la possibilità di sommovimenti naturali si accentua. I Sumeri ci insegnano che il famoso Diluvio sarebbe stato provocato dall'approssimarsi di Nibiru alla Terra e che la nascita di tutte le grandi civiltà è sempre stata scandita dal metronomico lasso di tempo dei fatidici 3.600 anni.

Questa osservazione risulta particolarmente interessante se notiamo che tutti i popoli antichi avrebbero appreso i fondamenti della loro cultura da "divinità celesti". Andrea Carusi, ricercatore dell'Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, sostiene che l'orbita retrograda del pianeta X ci invita a comprendere che esso non può essere stato generato con il Sole.

Quindi, Nibiru dev'essere stato "catturato" nel nostro sistema solare in un secondo tempo. E, guarda caso, questo è proprio quanto sostengono i "miti" sumeri! Ma, chi fornì alla fiorente civiltà sumera dei dati astronomici così minuziosi da risultare ancora oggi esatti? La risposta, secondo Sitchin, è stata e sarà sempre la stessa: gli Dei o meglio, gli Anunnaki.

Tratto da: www.altrogiornale.org 

Nibiru

Pianeta X

Nibiru è un presunto pianeta descritto, sulla base di una personale interpretazione delle scritture sumere, dallo scrittoreZecharia Sitchin nell'ambito della sua teoria che vorrebbe che all'origine della vita sulla Terra ci sia una presunta civiltàextraterrestre. Tale sua personale teoria speculativa è del tutto priva di riscontri e di qualunque base scientifica.[1][2][3][4]

La teoria di Sitchin

Lo stesso argomento in dettaglio: Zecharia Sitchin.

Zecharia afferma di aver scoperto, tramite le sue traduzioni dei testi Sumeri, evidenze che la razza umana sia stata in passato visitata da gruppi di extraterrestri provenienti da un pianeta distante del nostro sistema solare. Le tesi sono state smentite in diverse occasioni dalla comunità scientifica. Negli anni recenti, il lavoro di Zecharia Sitchin ha generato molta attenzione da parte di ufologi e vari cospirazionisti.

Sitchin, sulla base di un'interpretazione personale delle scritture sumeriche, giunse alla convinzione che Nibiru sia un diverso e sconosciuto pianeta. Nella sua costruzione teorica egli affianca al pianeta Nibiru il pianeta Tiamat. Quest'ultimo sarebbe esistito collocandosi tra Marte e Giove. Egli suppone che fosse un fiorente mondo con giungle e oceani la cui orbita fu distrutta dall'arrivo di un grande pianeta e di una piccola stella che attraversò il sistema solare tra i 65 milioni e i 4 miliardi di anni fa. La nuova orbita assunta da Tiamat avrebbe fatto sì che collidesse con Nibiru. I detriti di questa collisione avrebbero dato vita alla fascia principale, alla Luna e alla Terra.

Nibiru

Pianeta X

Significati di Nibiru nei testi mesopotamici

Il nome deriva dalla lingua accadica e significa punto di attraversamento o di transizione. Nibiru per gli antichi popoli mesopotamici era il corpo celeste associato al dio Marduk. Secondo un recente studio dell'assiriologo Immanuel Freedman, i testi cuneiformi a noi pervenuti mostrano che il nome Nebiru poteva essere assegnato ad ogni oggetto astronomico visibile che contrassegnasse la posizione dell'equinozio. [5] [6] Le traduzioni di Nibiru non sono sempre state coerenti e alcune di esse possono aver contribuito a indurre in errore Sitchin.

Altre interpretazioni sono le seguenti. Nella maggior parte dei testi babilonesi è identificato col pianeta Giove (nella tavoletta n. 5 dell'Enûma Eliš potrebbe essere la Stella Polare, che a quel tempo non era quella di oggi a causa della precessione degli equinozi e degli altri movimenti come la nutazione, ma Thuban o forse Kochab).

Per misurare la precessione degli equinozi, tra gli antichi Sumeri e in Babilonia, il cielo sarebbe stato diviso in 7 spicchi, ciascuno dedicato a uno dei 7 maggiori Anunnaki, ogni spicchio misurante circa 50 gradi sull'equatore celeste. Con la precessione l'equinozio di primavera si sposta nel corso dei secoli lungo l'eclittica, attraversando via via i vari spicchi in cui era diviso il cielo. Il passaggio del punto equinoziale da uno spicchio all'altro determinava l'attraversamento di una fascia di confine di circa 1,5 gradi, corrispondente a circa 3 volte il diametro apparente della Terra proiettata sulla Luna durante un'eclissi. Tale fascia di attraversamento era Nibiru, nella quale la sovranità del cielo non apparteneva ad alcun Anunnaki particolare, e dunque gli dei potevano scendere sulla Terra. Ogni 3600 anni si ripete il passaggio tra uno spicchio di cielo e l'altro, e si ha il ritorno di Nibiru.


Nibiru


La posizione della comunità scientifica

Le teorie di Sitchin sono state ampiamente smentite sia dal punto di vista filologico e interpretativo della lingua sumera[7][8][9]sia per ciò che concerne l'assoluta mancanza di basi scientifiche della sua teoria astronomica e archeologica[1][10].

In merito al presunto passaggio del grande pianeta che avrebbe dovuto sconvolgere la Terra nel 2012, astronomi edebunker come Phil Plait hanno fatto notare che se la previsione fosse stata esatta, un oggetto così grande e vicino alla Terra sarebbe stato visibile a occhio nudo così come a occhio nudo si vedono Giove e Saturno, inoltre avrebbe creato visibili effetti alle orbite degli altri pianeti[11]. L'astronomo Mike Brown critica inoltre la teoria rimarcando l'impossibilità fisica delle affermazioni sul passaggio del pianeta[12]. Lieder sostiene che questo oggetto sia lo stesso "Pianeta X" già cercato da parte degli astronomi per spiegare le discrepanze nelle orbite di Urano e Nettuno.[13] Comunque, nel 1992 l'astronomo Myles Standish dimostrò che queste discrepanze erano illusorie, e oggi tutti gli astronomi concordano che il Pianeta X non esiste.[14][15]

Un'altra tesi dei sostenitori dell'esistenza di Nibiru è l'identificazione di quest'ultimo con Nemesis, l'ipotetica stella nana brunao rossa associata al Sole, ipotizzata da Richard A. Muller per spiegare una presunta regolarità delle estinzioni di massaosservata nella storia dei fossili. Muller sostenne che Nemesis, passando attraverso la nube di Oort a cadenze di alcuni milioni di anni, perturberebbe con la sua gravità le orbite degli oggetti della nube di Oort, causando l'entrata nel sistema solare di uno sciame di comete, alzando così le probabilità di una collisione che porterebbe a un'estinzione di massa.[16]Tuttavia, Nemesis, se esistesse, avrebbe un'orbita migliaia di volte più grande di quella proposta per Nibiru, e non potrebbe mai avvicinarsi alla Terra.[17]


Nibiru e il 2012


Nibiru e il 2012

Secondo una teoria che si è diffusa in questi anni attraverso internet, proposta nel 1995 da Nancy Lieder (che si descrive come contattista), fondatrice del sito ZetaTalk, la Terra sarebbe dovuta essere distrutta dal passaggio di un grande pianeta denominato Nibiru o Pianeta X o Wormwood.

L'anno che i siti internet previdero per il passaggio fu il 2012 (ma lo stesso Sitchin non concorda su questa data).[18]Moltissimi astronomi e fisici hanno criticato questa teoria priva di fondamento scientifico.

I sostenitori di tale teoria ravvisarono una correlazione nel fatto che, secondo una interpretazione del testo Maya Popol Vuh, nel 2012 ha avuto inizio un nuovo "lungo computo", quello della cosiddetta quinta creazione, che terminerà tra altri 3600 anni.[19]

Lo stesso Sitchin ha criticato l'associazione di questo scenario apocalittico con le sue ipotesi su Nibiru. Nel 2007, rispondendo in parte alle affermazioni di Lieder, ha pubblicato un libro intitolato Il giorno degli Dei. Il passato è il nostro futuro, in cui fissò la data dell'ultimo passaggio di Nibiru vicino alla Terra intorno al 600 a.C., il che significherebbe che non ritornerà a passare per almeno altri mille anni.[20]

Whitley Strieber, autore del resoconto sui rapimenti alieni Communion, ha detto che, sebbene accetti la pretesa di rapimento alieno della signora Lieder, crede che le sue predizioni sulla fine del mondo siano un sintomo del suo trauma: "La visita di quelle presenze impossibili ed irresistibili crea dei disastri nelle convinzioni personali. È come se il mondo finisse. Ciò significa che le convinzioni, così come le conoscevamo e le vivevamo, sono finite."[21]

Note

  1. ^ a b The Myth of a 12th Planet in Sumero-Mesopotamian Astronomy: A Study of Cylinder Seal VA 243 by Dr. Michael S. Heiser
  2. ^ sitchiniswrong.com
  3. ^ Zecharia Sitchin, The Skeptic's Dictionary. URL consultato il 18 settembre 2009.
  4. ^ Govert S chilling, The Hunt For Planet X: New Worlds and the Fate of Pluto, Copernicus Books, p. 111.
  5. ^ The Marduk Star Nebiru, CDLI Bulletin 2015:3.
  6. ^ https://drmsh.com/2015/10/26/new-research-on-nibiru-shows-sitchin-is-still-wrong/
  7. ^ Sumerian Lexicon: A Dictionary Guide to the Ancient Sumerian Language John A. Halloran, 2006, The David Brown Book Company
  8. ^ Zecharia Sitchin
  9. ^ https://www.ianlawton.com/mes6c.htm What's in a Shem?
  10. ^ https://www.michaelsheiser.com/VA243seal.pdf The Myth of a 12th Planet: A Brief Analysis of Cylinder Seal VA 243 byMichael S. Heiser
  11. ^ Phil Plait, badastronomy.com/bad/misc/planetx/science.html#orbits The Planet X Saga: Science , badastronomy.com, 2003. URL consultato il 2 aprile 2009. (this page relates to the initial supposed 2003 arrival, but holds just as well for 2012)
  12. ^ Mike Brown, I do not ♥ pseudo-science, Mike Brown's planets, 2008. URL consultato il 12 aprile 2009.
  13. ^ Planet X, zetatalk.com, 1996. URL consultato il 30 aprile 2009.
  14. ^ Myles Standish, Planet X - No dynamical evidence in the optical observations, in Astronomical Journal, vol. 105, nº 5, 16 luglio 1992, pp. 200-2006. URL consultato il 30 aprile 2009.
  15. ^ John Standage, The Neptune File, Pengin, 2000, p. 168.
  16. ^ J. G. Hills, Dynamical constraints on the mass and perihelion distance of Nemesis and the stability of its orbit, in Nature, vol. 311, Nature Publishing Group, 18 ottobre 1984, pp. 636-638, DOI:10.1038/311636a0. URL consultato il 25 marzo 2008.
  17. ^ Ian O'Neill, Constraining the Orbits of Planet X and Nemesis, Universe Today, 2009. URL consultato il 4 maggio 2009.
  18. ^ Andy Lloyd, Book reviews: The End of Days, darkstar1.co.uk. URL consultato il 13 febbraio 2008.
  19. ^ Schele, Linda, A New Look at the Dynastic History of Palenque, in Victoria R. Bricker (Volume ed.), with Patricia A. Andrews (a cura di), Supplement to the Handbook of Middle American Indians, Vol. 5: Epigraphy, Victoria Reifler Bricker (general editor), Austin, University of Texas Press, 1992, pp. 82-109, ISBN 0-292-77650-0, OCLC 23693597.
  20. ^ Zacharia Sitchin, The End of Days, William Morrow, 2007, p. 401.
  21. ^ Mark Pilkington, Planet Waves, Fortean Times, 2003. URL consultato il 9 maggio 2009. 
  22. Tratto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La croce è il simbolo di Nibiru


L'adozione del segno della croce come simbolo di Nibiru.

L'adozione del segno della croce quale emblema di Nibiru in Babilonia, Assiria e altrove, non era un'innovazione che ci deve sorprendere. Il segno era stato usato in precedenza - da Sumeri e Accadi. <Nibiru - che 'Attraversamento' sia il suo nome!> recitava l'epica della Creazione. E stando al simbolo, la croce era stata utilizzata nei glifi sumeri per raffigurare Nibiru, ma poi aveva sempre significato il suo Ritorno alla visibilità.

L'Enuma Elish, l'epica della Creazione, affermava chiaramente che, dopo la Battaglia Celeste con Tiamat, l'Invasore compii una grande orbita intorno al Sole, facendo ritorno al teatro della battaglia. Poiché Tiamat orbitava intorno al Sole in un orbita eclittica (come fanno altri membri del sistema solare) è in quel luogo nei cieli che l'Invasore faceva ritorno; è in quel punto che, orbita dopo orbita, attraversava il piano dell'eclittica. 

Un modo semplice per illustrarlo sarebbe mostrare la traiettoria orbitale della ben nota cometa di Halley, che emula su scala decisamente ridotta l'orbita stessa di Nibiru: quando si avvicina al sole, da sud, passando sotto l'eclittica, la sua orbita inclinata la porta vicino ad Urano. 
Forma poi un arco sopra l'eclittica e gira intorno al sole, incontrando Saturno, Giove e Marte; si rituffa poi e attraversa l'eclittica nei pressi del luogo dove avvenne la battaglia celeste di Nibiru e Timat - l'Attraversamento (segnato con una "X") - e scompare per ritornare come prescrive il suo Destino orbitale.

Quel punto, nei cieli e nel tempo  l'Attraversamento - è allora, affermava l'Enuma Elish, che il pianeta degli Anunnaki diventava il Pianeta della Croce:

Pianeta NIBIRU:

Il crocevia del Cielo e della Terra egli occuperà (...) 

Pianeta NIBIRU:
Egli tiene la posizione centrale (...) 
Pianeta NIBIRU:
E' lui che senza mai stancarsi 
Continua a passare in mezzo a Tiamat; 
Pianeta "che attraversa" sia il suo nome!

I testi sumeri che narrano degli eventi puù importanti nella saga dell'umanità forniscono informazioni precise relative al pianeta degli Anunnaki - che si verificarono approssimativamente ogni 3600 anni - e sempre in concomitanza di congiunzioni cruciali nella storia della Terra e dell'umanità.

Fu in questo periodo che il pianeta venne chiamato Nibiru e la sua raffigurazione glifica - persino agli albori di Sumer - era la Croce. Quella narrazione aveva inizio con il Diluvio. Diversi testi che raccontano di questa catastrofe la mettono in relazione con la comparsa del dio celeste, Nibiru, nell'era del Leone (nel 10.900 a.C. circa), che misurava le "Acque del profondo". 

Altri testi, invece, descrivevano la comparsa di Nibiru ai tempi del Diluvio come una stella radiante e lo raffiguravano di conseguenza.

Quando il sapiente griderà "Alluvione!" 
E' il dio Nibiru (...) 
Il Signore la cui corona brillante è carica di terrore; 
Ogni giorno, egli arde entro il Leone.
Il pianeta fece ritorno, fu di nuovo visibile e diventò di ancora "Nibiru" quando, a metà dell'VIII millennio a.C. all'umanità vennero date pastorizia e agricoltura; Raffigurazione (su sigilli cilindrici) che illustravano l'inizio dell'agricoltura usavano il segno della croce per mostrare Nibiru visibile nei cieli della Terra.

In un altra occasione, sicuramente più memorabile per i Sumeri, il pianeta era ancora visibile quando, Nel 4.000 a.C., nell'Era del Toro, Anu e Antu giunsero sulla terra nel corso di una visita di stato. La città che, nei millenni successivi, sarebbe stata conosciuta come Uruk fu eretta in loro onore; In loro venne eretto uno Ziggurat, dai gradoni dal quale con l'avanzare della notte era possibile osservare la comparsa dei pianeti all'orizzonte.

Quando i sacerdoti astronomi scorsero Nibiru, levarono un grido: e tutti i presenti eruppero in inni di lode per il .

La comparsa di Nibiru all'inizio dell'Era del Toro significava che all'inizio della levata eliaca (ossia quando inizia l'alba ma l'orizzonte è ancora sufficientemente scuro da consentire di osservare le stelle), la costellazione era quella del Toro. Ma Nibiru che si muoveva rapidamente nella sua orbita intorno al sole, compiva un arco nei cieli ridiscendeva e tagliava eclittica nel punto dell'Attraversamento. Lì era possibile osservare il passaggio sullo sfondo della costellazione del Leone. Diverse raffigurazioni su sigilli cilindrici e tavolette astronomiche, usavano il simbolo della croce per indicare l'arrivo di Nibiru, quando la terra si trovava nell'era del Toro e il suo attraversamento veniva osservato nella costellazione del Leone. Il cambio del simbolo del disco alato al segno della croce non era dunque un innovazione: era un ritorno al modo in cui era stato raffigurato in precedenza il Signore Celeste - ma solo quando nella sua grande orbita attraversava l'eclittica diventava "Nibiru". Come nel passato la rinnovata esposizione del segno della croce significava il riapparire, il ritornare alla vista, il RITORNO.

Da Il Giorno degli Dei di Zacharia Sitchin p.182-183-184-185-186

fonte: https://ningizhzidda.blogspot.it/2012/09/ladozione-del-segno-della-croce.html

FONTE: L'adozione del segno della croce


La stella rossa katchina, o Nibiru

Il ritorno di Nibiru

La stella rossa katchina, o Nibiru.

Secondo la profezia degli indiani d' America Hopi, la fine dei tempi vedrà il ritorno della Blu Katchina seguita dal Distruttore Rosso Katchina.

Introduzione.
Espongo dapprima brevemente di cosa si tratta, più sotto verranno chiariti tutti gli argomenti con gli opportuni riferimenti.
Il Distruttore, o Nibiru, Decimo Pianeta, Dodicesimo Pianeta, PX, Marduk, Wormwood ,Herculobus, ecc. è un sistema planetario composto da un pianeta principale, circondato da alcuni satelliti e da una immensa nube di detriti ferrosi, e da alcuni pianeti più piccoli o lune al seguito. Il colore della nube è rosso violaceo e non ha una forma definita, che cambia nel tempo, a seconda delle forze a cui è sottoposta.
Il pianeta principale ha un diametro quattro volte la Terra ed una "massa" dodici volte, possiede una gravità un poco più alta della Terra, possiede un' atmosfera ed ha un unico continente circondato da un oceano, per tutto il pianeta.
Quindi una immagine di Nibiru non è una sfera, ma ha un contorno irregolare. Ed è sempre accompagnato dal suo seguito. Tutte le altre rappresentazioni non sono corrette. Naturalmente, se viene ripreso fuori fuoco, si vedrà un oggetto rotondo, ma è a causa della distorsione dell' ottica, tuttavia occorre che sia presente anche il suo seguito. Altrimenti si tratta di qualcosa d' altro, se non di un falso, a meno di casi molto particolari.
Da tempo gli astronomi sospettano che non lontano il Sole abbia un compagno, non acceso, chiamato da alcuni Nemesi, che determina con Sole una coppia, una stella doppia. Tale compagno sembra avere cinque pianeti e Nibiru ha un' orbita che percorre da un sole all' altro. Nel tempo di, ci dicono, 3657 anni. E questa orbita viene percorsa in un piano quasi ortogonale alle eclittiche dei pianeti e non è ellittica.
Naturalmente questo tipo di orbita non è descrivibile dalle tradizionali leggi della gravitazione, pertanto la prima confutazione che fa la scienza ufficiale è che tutto questo non può esistere, non ha senso, in quanto non può esistere una tale orbita.
Nibiru proviene da un altro sistema solare che è collassato e si è presentato nei pressi del nostro circa 450.000 anni fa. Quando si è presentato la prima volta ha provocato un notevole sconquasso, uno dei pianetini al seguito ha provocato la collisione con il pianeta d' acqua che orbitava tra la Terra e Marte, chiamato Maldek dagli antichi, creando quindi la fascia degli asteroidi e le comete di ghiaccio. E l' orbita irregolare di Plutone.
Nell' immagine vediamo il gruppo Nibiru come una sfera più grande, il pianeta, una più piccola, il seguito, in alto sopra il sole da un fotografia ripresa da un aereo, in alto verso destra da una fotografia ripresa dal Mariner su Marte, ed il pianeta circondato da una nube di detriti, e, osservando bene, almeno due lune al seguito, parte di una eccezionale ripresa ottenuta in un cielo estremamente limpido.

L'Orbita di Nibiru

L'Orbita

Orbita.

Il principale motivo del rifiuto dell' astronomia classica a prendere in esame l' esistenza di Nibiru è l' orbita. Se si calcola l' orbita di Nibiru secondo le classiche formule della gravitazione universale, Nibiru non si dovrebbe trovare dove invece è stato individuato più volte. Di conseguenza l' astronomia ufficiale rifiuta di prendere in considerazioni tali avvistamenti, e di conseguenza l' intero "affare" Nibiru.
Ho visto molti "insigni" astronomi blaterare sua questa impossibilità, con fede cieca nelle formule che conoscono. Ma la matematica descrive, non dimostra, se ci sono altri aspetti da considerare le formule sbagliano. ( E succede molte volte ).
Abbiamo più volte visto come la gravità non sia ciò che dicono le tradizionali leggi della gravitazione, vedi ad esempio il mio articolo sulla formazione di pianeti, "Una nuova teoria sulla formazione dei pianeti". Si può dire che le orbite che sono state osservate dei pianeti, ecc, sono un caso particolare di una legge più generale.
Come si è detto, l' orbita dei pianeti è determinata dalla risultante delle due forze di gravità, l' attrazione e la repulsione, unite all' inerzia. Infatti si è constatato che il percorso seguito da Nibiru non ha niente a che vedere con le previsioni ottenibili con le tradizionali formule, è molto più complesso. In breve la dinamica è la seguente.
Partiamo dal punto dello spazio centrale tra i due soli. Nibiru sta venendo verso Sole, nel punto centrale perde l' influenza di Nemesi ed incomincia ad essere attirato da Sole. La direzione del suo arrivo è la costellazione di Orione. Nello spazio non c' è attrito, quindi la velocità aumenta progressivamente sino a diventare una frazione della velocità della luce. Ora ha raggiunto Sole, attraversa il sistema solare a grande velocità, in termini di ore, e si avvicina a Sole. Qui interviene la forza di repulsione che frena la corsa sino alla completa fermata di Nibiru vicino a Sole. Galleggia attorno a Sole per circa un anno, mentre la forza di inerzia e la forza di repulsione stessa lentamente cominciano a spingerlo verso la parte opposta, sul piano della sua eclittica. Un poco per volta la forza di repulsione comincia a spingere Nibiru lontano da Sole, perché così vicino è preponderante rispetto alla forza di attrazione.
Nibiru perciò si muove, lentamente dapprima, poi sempre più velocemente, la forza di repulsione ora lo scaglia lontano e la direzione è ancora verso Orione, e dopo molti anni raggiunge il punto centrale tra Sole e Nemesi. Allora inizia lo stesso ciclo dall' altra parte, con dapprima l' attrazione di gravità di Nemesi, poi la sua repulsione, ecc. 


I satelliti Soho e Stereo 

I satelliti di Nibiru

I satelliti Soho e Stereo.

L' orbita è quindi fortemente schiacciata, non è ellittica, anzi sono praticamente due percorsi paralleli, uno in andata, l' altro di ritorno con dei semicerchi attorno ai soli. Il tempo di permanenza nel sistema solare, nella parte che interessa la Terra, è di 7 anni, tra il primo passaggio in avvicinamento a grande velocità ed il secondo in lento allontanamento.
Si può comprendere pertanto come la scienza ufficiale, essendo ancora all' oscuro sulla vera natura delle leggi della gravitazione, non sia in grado di stabilire cosa realmente accade. Per questa ragione la Nasa ha messo in orbita i satelliti Stereo, per mezzo dei quali, con una triangolazione, si può stabilire l' esatta posizione dei corpi celesti inquadrati dalle telecamere e tracciare la vera orbita degli stessi.
Nel 2006 la Nasa ha lanciato la coppia di osservatori astronomici. https://it.wikipedia.org/wiki/STEREO. Tali satelliti hanno un' orbita attorno al Sole leggermente inferiore a quella della Terra, il tipo A e leggermente superiore il tipo B.
In questo modo A precede e B segue la Terra, allontanandosi sempre più.
Tra gli altri sensori, queste stazioni hanno una telecamera fissamente rivolta nella direzione del sole, che riprende da 21 a 75 circa gradi di visuale a partire dallo 0 del Sole, uno a sinistra e l' altro a destra del Sole stesso. In questo modo gli oggetti cosmici come pianeti o comete, o quant' altro, che siano ripresi da entrambi i satelliti, possono essere collocati in modo preciso nel Sistema Solare.
Il laboratorio https://www.ukssdc.ac.uk/ in Inghilterra calcola, su incarico della Nasa, dei diagrammi dove giornalmente vengono riportate in verticale, linea dopo linea, le posizioni degli oggetti fotografati. Di conseguenza queste sono le eclittiche di tali oggetti. La linea della Terra, che viene anch' essa visualizzata, è quasi orizzontale, in quanto i satelliti viaggiano circa alla stessa velocità. Se vi sono altre tracce abbastanza orizzontali significa che si tratta di oggetti che si muovono alla stessa velocità della terra. Vedere l' articolo "La stella blu katchina".Il precedente satellite Soho è invece stato collocato in una orbita quasi fissa tra la Terra ed il Sole ed è orientato verso quest' ultimo. Vi sono alcuni strumenti di ripresa, come le camere C1, C2 e C3, ma le comuni immagini pubbliche di C2 e C3 sono fortemente manipolate, quindi non mostrano niente di significativo o mostrano delle incongruenze. Tuttavia c' è sul satellite un altro dispositivo, Swan, che riprende le emissioni secondarie della polvere cosmica attorno al Sole.
In questo modo si può ottenere una indicazione dei corpi celesti che ci sono davanti e dietro al Sole, e vicini ad esso. Le immagini sono poco dettagliate, ma essendo complesse, l' Autorità della Nasa ha rinunciato a manipolarle e così si sono potute avere alcune esatte informazioni su Nibiru.

Immagini di Nibiru


Le immagini di Nibiru.

Oggigiorno, con i moderni software grafici, è possibile modificare, ritoccare e creare qualunque tipo di immagine o filmato. Bisogna perciò essere molto prudenti nell' accettare delle immagini che riguardano Nibiru, effettuare dei controlli ed attenersi alle regole seguenti. Considerare solo immagini che provengono da sistemi automatici, come webcam o telecamere non controllabili, immagini che provengono da osservatori astronomici e che non siano isolate, di una sola volta, immagini che abbia io stesso ricavato.
Qualche tempo fa esistevano su Youtube qualcosa come oltre 6000 filmati con soggetto Nibiru, oggi forse saranno 10.000, ed esistono forse migliaia di immagini. Ho esaminato molte centinaia di questi esempi e non ne ho trovato nemmeno uno che si avvicinasse almeno per una parte alla realtà. E' facile da comprendere che, da una parte, se non si considerano le nozioni base qualunque risultato non potrà che essere errato, e dall' altra, che c' è una forte volontà di insabbiare l' intero argomento pubblicando disinformazione.
Va detto, tuttavia, che molti credono di avere davvero ripreso Nibiru, e non si rendono conto che ciò che hanno ripreso sia un sun-dog, oppure un riflesso, oppure la distorsione della camera. Quindi è necessario riprendere ciò che si crede di vedere da diversi punti di vista e ruotare la camera di 90° in modo di garantirsi che non si tratti semplicemente di distorsioni ottiche. Come d' altra parte avviene per la quasi totalità dei casi.

Le origini di Nibiru 

Nibiru e gli Anunnaky

Le origini di Nibiru.

Il pianeta Nibiru deve questo nome agli antichi Sumeri, i quali ci hanno tramandato molte notizie al riguardo, sotto forma di un poema epico che descrive la battaglia in cielo dei pianeti e l' arrivo di Nibiru stesso. Come potevano sapere queste cose? E' molto probabile che le avessero apprese dagli abitanti di Nibiru, degli umani come i terrestri, solo di taglia più grande e, ovviamente più progrediti, dato che conoscevano il volo spaziale.
Loro avevano sulla terra delle guarnigioni e, potendo viaggiare con le loro navette, hanno dato origine al pantheon degli dei, dapprima vedici, poi greco romani e nordici. Zeus e gli altri erano i militari di una guarnigione, che si divertivano a giocare alla guerra con i piccoli terrestri e impalmavano le donne più belle. Da qui le leggende, i carri alati, i semidei, i figli dei loro accoppiamenti, e l' interferenza negli affari dei terrestri, come viene raccontato negli antichi poemi epici: gli Omerici, Gilgamesh, ecc.

Nella tavoletta sumera sono raffigurati i pianeti del sistema solare, dove F è Nibiru.
I sumeri hanno descritto 6000 anni fa gli antichi eventi occorsi nel sistema solare. E la loro spiegazione può chiarire molti misteri che la scienza ha di fronte, ancora oggi.
Il libro dei Phoenix Journals N. 50, riporta in dettaglio l' antico poema dei Sumeri e molte altre informazioni che riguardano il sistema solare ed il suo rapporto con Nibiru.
Un' altra fonte ricca di informazioni è il sito https://www.zetatalk.com/ curato da una razza di extraterrestri provenienti da Zeta Reticuli, una razza positiva, a differenza degli Zeta negativi denominati "Grigi". Il loro sito presenta moltissime informazioni tecnico scientifiche, tuttavia, come da loro stessi ammesso, una buona percentuale di informazioni sono incomplete, ma non false, per due ragioni, la prima è perché non si può infrangere il libero arbitrio, quindi l' uomo deve potere decidere se credere o meno e l' incompiutezza delle informazioni lo porta a fare ulteriori ricerche per capire egli stesso la verità. L' altra ragione è stata di far credere, dosando opportunamente le omissioni, alla elite che il periodo dell' incontro tra Nibiru e la terra fosse all' arrivo di questi, nel 2003.
Non durante il ritorno verso lo spazio profondo, sette anni dopo. I capi della elite credevano agli extraterrestri Zeta, per loro erano tutti uguali, con i "Grigi" negativi di indole simile alla loro, avevano stretto un patto, quindi hanno deciso di prepararsi assumendo il controllo delle risorse energetiche e il controllo del territorio legato alla tradizione storica della Mesopotamia.
Per trovare il pretesto per questa guerra hanno inscenato l' attacco alle torri del WTC e hanno quindi condotto questa guerra. Ma era troppo presto, l' attesa di sette anni ha logorato l' esercito al punto di arrivare ad una aperta ribellione tra la maggioranza dei militari del Pentagono e la elite. Gli Zeta positivi hanno fatto il doppio gioco per aiutarci a combattere e sconfiggere la cabala.
Per una maggiore comprensione del legame tra questo gruppo di potere, il Majestic - 12, e gli extraterrestri "Grigi" vedere l' articolo "Le Profezie mancate", nella cui Appendice 2 è riportato un breve documento che illustra i fatti svoltisi a ridosso degli anni '50 tra l' elite, o cabala, e gli extraterrestri. 
Da questo sito ho ricavato questo diagramma che rappresenta le posizioni che sono stare rilevate nell' infrarosso durante l' arrivo di Nibiru, dalla direzione di Orione e l' altra immagine è una foto all' infrarosso di Nibiru di quando era ancora nello spazio profondo.
E' anche opportuno ricordare che vi sono diversi testi sacri, di vari popoli, che fanno riferimento a Nibiru, sia come il protagonista di futuri disastri, le profezie, ma sopra tutto come testimonianza di disastri passati, come il Kobrin, il Libro dei Morti Egiziano ed altri.

Il passaggio di Nibiru 

Conseguenze del passaggio di Nibiru

Conseguenze del passaggio di Nibiru.

Le informazioni su ciò che sarebbe dovuto accadere sette anni dopo il 2003, alla fine del 2010, ci provengono dalle descrizioni che ci hanno proposto i documenti esposti più sopra. Le testimonianza storiche ci parlano soltanto di un periodo di sette anni di tribolazioni e carestie, ma non di cosa accade e di come sia il mondo dopo. Il disastro è talmente enorme da cancellare quasi ogni traccia di civiltà per almeno un secolo. Sopratutto con la polvere vulcanica che oscura l' intera atmosfera per 25 anni.
Noi, anche, abbiamo avuto l' inizio dei sette anni di tribolazioni, sotto forma di riscaldamento globale. Nella nostra civiltà una tale variazione del clima non ha molte conseguenze, mentre era gravissima per economie agricole primitive, dove già normalmente stentavano a soddisfare le necessità.
Abbiamo detto in altre occasioni che il riscaldamento globale è stato causato dal riscaldamento degli oceani a causa dei molti vulcani sottomarini attivatisi contemporaneamente, e si è certo potuto notare l' aumento progressivo dei terremoti. Tuttavia tutto questo si è fermato, la scadenza è passata, e non corriamo più alcun pericolo da Nibiru. Più avanti presento cosa è accaduto. 
Il passaggio di Nibiru vicino alla terra, ma sarebbe più esatto dire della Terra vicino a Nibiru, in quanto quest' ultimo percorre una lenta orbita perpendicolare a quella della Terra, provoca una serie di conseguenze a causa dei forti campi magnetici dei due pianeti. Anche altri pianeti sono influenzati, ma in modo meno drammatico.
La sequenza degli avvenimenti, molto in breve, è circa la seguente. Dapprima la nube che circonda Nibiru viene attirata dalla Terra e cade arrossando l' acqua dei fiumi, dei laghi e dei mari. Poi l' asse terrestre si scuote violentemente, per nove giorni. Quindi la Terra rallenta spostandosi verso sinistra. Qui gradatamente l' asse Terrestre inizia a ruotare posizionando il sud verso il Sole. Dopo due giorni e mezzo l' asse è fisso e la terra rimane in ombra, nell' emisfero settentrionale, per tre giorni. 
Questi sono i tre giorni di buio delle profezie. Indi l' asse si ribalta completamente e l' alba ed il tramonto si scambiano di posto per sei giorni. Successivamente la rotazione inizia a rallentare per diciotto giorni, sino a fermarsi rimanendo ferma per sei giorni circa. 
Al termine di questo periodo Nibiru è alla massima vicinanza con la Terra, ed avviene il repentino spostamento geografico dei poli rispetto l' asse di rotazione. Questa è la catastrofe. Questo violento ed improvviso spostamento provoca ondate di marea, tsunami, alte anche 1000 metri, inondazioni dei continenti estese sino a centinai di chilometri. Provoca l' eruzione di tutti i vulcani simultaneamente e ne forma di nuovi. Provoca giganteschi terremoti di scala Richter sino a 15, distruggendo ogni costruzione, causa l' innalzarsi di intere regioni e lo sprofondamento di altre.
E mentre avviene tutto questo, i detriti più pesanti che circondano Nibiru cadono sulla Terra come meteore infuocate, e l' elettricità statica accumulata nell' atmosfera si scarica verso Nibiru, disegnando nel cielo una enorme croce. Non solo, la combinazione di elettricità, gas e polvere di ferro sintetizza enormi quantità di idrocarburi che cadono a terra come pioggia. Il petrolio nasce in questo modo.
Dopo, la rotazione riprende, e spesso nella direzione opposta a prima. L' atmosfera diventa velenosa per i gas sprigionati e la polvere vulcanica impedisce quasi dappertutto la vita della vegetazione, e di conseguenza la vita in genere. Questo quadro è davvero fosco, molto peggiore di quello che descrivono le profezie, che erano filtrate dall' immaginazione dei profeti.
Ho parlato al presente, ma tutto questo riguarda il passato, il ciclo di 3657 anni che si sarebbe ripresentato nella fine del 2010. Non è occorso. Siamo stati salvati, nonostante che Nibiru sia arrivato davvero, puntuale, come per i precedenti cicli lungo i 450.000 anni, dalla sua prima apparizione.
Nel passato ad ogni passaggio di Nibiru, l' assetto della Terra veniva modificato. Lo spostamento geografico dei poli modificava il clima e determinava la migrazione della fauna e della flora verso diverse aree del pianeta. In sostanza la storia del pianeta va riscritta, l' esempio più significativo lo possiamo trovare con la mappa di Piri Reis.
Ḥājji Muhyieddin Piri Ibn Ḥājjī Meḥmed, noto come Piri Reìs (Pīrī Reʾīs), (Gallipoli, tra il 1465 e il 1470 - Il Cairo, 1553-4), nipote del noto ammiraglio turco Kemāl Reʾīs, fu capitano navale ottomano e in seguito ammiraglio ( Reʾīs significa "comandante" ), ma è più noto per essere stato l' autore di un Kitāb-i bahriyyè ( "Libro del mare" ), un portolano del Mediterraneo, e soprattutto di una "mappa del mondo", oggi conservata nel museo del Topkapi, che riporta con notevole precisione le coste dell' Africa e abbastanza bene quelle del nuovo mondo, disegnata partendo da materiali spagnoli e portoghesi e datata 1513.
Tale mappa, la figura seguente, è stata copiata da documenti più antichi e nel 1513 riporta la descrizione di un continente di cui non si sapeva nemmeno l' esistenza. Ma il punto essenziale è che tale continente, l' Antartide, non aveva i ghiacci e si possono verificare le coste come libere dai ghiacci. 
Questo è possibile solo se l' asse terrestre geografico fosse all' epoca della scrittura originale della mappa, in un' altra posizione, quindi ci dimostra che il passaggio di Nibiru ha determinato proprio il riassetto dei continenti.

Cosa è successo in realtà?


Cosa è successo in realtà?
In pratica Nibiru è stato spostato, la sua orbita è stata modificata da apparati generatori di campi magnetici giganteschi, da apparati e congegni extraterrestri.
Paletto 6) Questi dati sono la dimostrazione che non solo Nibiru esiste, ma che esistono anche popolazioni extraterrestri dotate di una tecnologia per noi assolutamente impensabile, e che hanno operato per la protezione della Terra e del genere umano. Al contrario della negativa propaganda della cabala, volta ad incutere la paura per gli alieni.
Tra i vari extraterrestri che ci forniscono informazioni lo scienziato andromediano positivo Mythi ci ha di volta in volta aggiornati, tra l' altro, sull' evoluzione di Nibiru, la razza dei Krulians è stata incaricata di fare le correzioni sul sistema solare, 
( Http://www.mythi.com.br ) cito:
" Mythi, molte persone che per 50 anni o più hanno seguito il sistema di Nibiru, come il Dr. Robert Harrington, Carlos Munhoz Ferrada, tra molti altri, e molti ancora hanno chiesto se sia stato un errore aver seguito e creduto nello studio di questi astronomi professionisti.
R - Queste persone hanno fatto un sacco di ricerche veramente molto elaborate, molto lavoro è stato fatto su dati disponibili in determinati momenti. Nelle equazioni ci sono delle variabili, e molti di loro non avevano idea della direzione che la Comunità Galattica avrebbe intrapreso per ridurre gli impatti negativi su questa colonia già turbata dai suoi problemi interni. Le varie ricerche di molti di loro sarebbero realmente accurate se le cose fossero andate senza interferenze. 
Essi non hanno tenuto in conto, e non avevano modo di sapere, la variazione di frequenza del sole, riducendo quello che sarebbe un "massimo solare" per un "minimo solare", non hanno preso in considerazione l' intrusione del sistema del pianeta Taus, e non hanno tenuto conto della possibilità che il sistema Nibiru venisse deviato verso una posizione orbitale statica. Tutte queste variabili hanno cambiato il quadro generale. 

Questa immagine è quanto si è potuto vedere di Nibiru dopo l' allontanamento verso la cintura di Kuiper. Ricordo che in ogni caso Nibiru fa parte del sistema solare ed i suoi abitanti saranno, assieme agli altri abitanti degli altri pianeti, i nostri vicini di casa. 


Conclusione 


Conclusione.

Abbiamo piantato nel corso di questa indagine ben 6 paletti, tutti chiaramente assai difficilmente confutabili, e tutti interdipendenti. Nel senso che se si azzera la validità di uno di essi, si deve per forza azzerare anche quella di tutti gli altri, e questo pare francamente impossibile. 
Nibiru è una realtà, ma nello stesso tempo ci permette di avere una ancora più grande verità della presenza di amici dello spazio che sono venuti qui, da noi, da molti posti dell' Universo lontani, unicamente per aiutare la Terra ad evolversi per raggiungere un grado di civiltà tale da essere accolta nella Confederazione dei Mondi a pieno diritto.
Ben Boux.

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