GLI ANUNNAKI


GLI ANUNNAKI

La remota storia della terra

IL RACCONTO DEGLI ANUNNAKI E LE CORRISPONDENZE TRA STORIA SUMERA E BIBLICA.

ANUNNAKI... LA REMOTA STORIA DELLA TERRA?

Zacharia Sitchin, sulla base delle tavolette sumeriche Enuma Elisch, Oxford, Ashmolean Museum, docente universitario ed esperto di lingue semitiche, sostiene ormai da anni che alcune tavolette sumere descrivono la storia di una antica colonizzazione della Terra ad opera di visitatori extraterrestri chiamati Nephilim.

450000 anni fa, su Nibiru, un pianeta lontano del nostro sistema solare, la vita va lentamente estinguendosi a causa dell'erosione dell'atmosfera del pianeta. Deposto da Anu, il sovrano Alalu fugge a bordo di una navetta spaziale e trova rifugio sulla Terra. Qui scopre che sulla Terra si trova l'oro, che si può utilizzare per proteggere l'atmosfera di Nibiru.445.000 Guidati da Enki, figlio di Anu, gli Anunnaki (gli alieni del pianeta Nibiru, i biblici "nefelim" che Sitchin chiama col loro nome sumerico, probabilmente discendenti dai Pleiadiani di Meier NDR) arrivano sulla Terra, fondano Eridu - la Stazione Terra I - per estrarre l'oro dalle acque del Golfo Persico.430.000 il clima della Terra si fa più mite. Altri Anunnaki arrivano sulla Terra e tra loro Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico.416.000 poiché la produzione d'oro scarseggia, Anu arriva sulla Terra con Enlil, il suo erede. Viene deciso di estrarre l'oro vitale attraverso scavi minerari nell'Africa meridionale. Le nomine avvengono per estrazione: Enlil conquista il comando della missione sulla Terra, Enki viene relegato in Africa.Gli abitanti di Nibiru erano, guarda caso, divisi in due categorie: gli spirituali (ma dispotici) Nephilim, probabilmente biondi e gli Anunnaki "dai capelli scuri", a cui toccavano i lavori più ingrati, nella fattispecie scendere sulla Terra ed estrarre dei minerali preziosi necessari alla loro tecnologia. A capo della spedizione sulla Terra vi è il dio Enki (chiamato anche Ea), mentre sul pianeta Nibiru regnava il "dio del cielo" Enlil. Dopo un po' gli Anunnaki, stanchi dei lavori massacranti, si ribellano, dando luogo ad un'autentica battaglia con i Nephilim.Dopo un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento. Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora presenti in quell'area. Tale progetto fu realizzato in collaborazione con la sposa di Enki: Ninhursag (chiamata significativamente la "Dea Madre" o la "Signora che dà la vita") che ritirandosi nella camera delle creazioni dopo vari tentativi mostrò tra le sue mani la nuova creatura; era stato generato l'Homo Sapiens. Sia come sia, alla fine l'ingegneria genetica Nephilim/Anunnaki ebbe successo e nacque Adamo. O meglio "Adam", una creatura ermafrodita che poi verrà scissa in maschio e femmina. Le sue fattezze sono perfette, inequivocabilmente umane. E i "Servi del Signore" iniziano la loro vita di duro lavoro nelle miniere e anche altrove. Tutti sono soddisfatti, Nephilim e Anunnaki. Gli uomini un po' meno. Enki, non più vincolato al suo compito di "capo cantiere minerario" inizia a dedicarsi allo sfruttamento delle risorse ittiche e in breve i Sumeri, invece che come divinità sotterranea e delle ricchezze nascoste, lo idolatrano quale dio del Mare.Al principio questo "novello schiavo" venne utilizzato nella "terra delle miniere" (in Africa), ma ben presto si richiese la sua presenza anche a Sumer. L'uomo, creato in serie dagli Anunnaki, come tutti gli ibridi, non era in grado di procreare fino a quando, ad un certo punto della storia, Enki decise di dargli questa opportunità senza l'approvazione dei suoi superiori, suscitando notevole scalpore. In questo sigillo viene rappresentata l'epica della creazione dell'uomo secondo la mitologia sumera. Trascorsero gli anni e avvenne, come recita la Bibbia: "Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che piacquero loro più di tutte". Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l'umanità.



IL DILUVIO E LA RINASCITA DELLA CIVILTA'

Gli Anunnaki sapevano che, entro un breve periodo, sulla Terra si sarebbe verificata un'immane ed inevitabile catastrofe (avvenuta all'incirca 13.000 anni fa). Tale cataclisma sarebbe stato provocato dalla notevole forza gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra. Senza avvertire l'uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell'umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una "famiglia prescelta" ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé. La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di "un'arca" dove venissero preservate le specie terrestri dall'imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all'immane evento.

A quel punto, per intercessione di Enki, l'umanità fu finalmente accettata in pieno e gli Dei aprirono la Terra all'uomo. Poiché il diluvio aveva spazzato via le città, fu deciso di dare la possibilità ai terrestri di ricostruire una civiltà stabilendosi in tre zone: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia e nella Valle dell'Indo. Una quarta area, definita sacra (termine che originariamente significava "dedicata, riservata") e alla quale l'uomo non poteva avvicinarsi senza autorizzazione, fu lasciata agli dei. Questa regione si chiamava Tilmun ("il luogo dei missili") e, come la traduzione letterale indica chiaramente, costituiva la nuova base spaziale, dopo che la precedente era stata cancellata dal diluvio. Numerose leggende narrano gli sforzi incessanti di alcuni valorosi per giungervi e trovare "l'albero della vita", capace di renderli immortali. Simili testimonianze costituiscono la nutrita documentazione tramandataci dai Sumeri.Gli studiosi ipotizzano che, se anche non fosse un pianeta, Nibiru comunque potrebbe essere una nana bruna: una stella più piccola del Sole, incapace di emettere luce e collassata su se stessa dopo aver esaurito l'energia contenuta nel proprio nucleo. Ma, a parte quel poco che gli astronomi possono dirci su Nibiru, possiamo ancora una volta ricavare delle preziose notizie a riguardo dalle suddette tavole sumere, sforzandoci però di interpretarne i dati obiettivamente e non considerarle semplici miti. Nibiru, ci svelano i Sumeri, avrebbe una perfetta orbita ellittica che lo fa entrare ed uscire dal nostro sistema solare ogni 3.600 anni. Può quindi venire considerato, a buon diritto, appartenente al nostro sistema solare, sebbene risulti invisibile per lungo tempo. Orbiterebbe tra due soli (il nostro ed uno esterno) che ne costituirebbero i perigei. Quando Nibiru passa vicino al nostro pianeta, porterebbe degli scompensi tellurici,vista la sua alta potenza gravitazionale.Tale affermazione non vuole essere allarmistica, tanto più che bisogna considerare la posizione della Terra durante questi passaggi: più si è vicini e più la possibilità di sommovimenti naturali si accentua. I Sumeri ci insegnano che il famoso Diluvio sarebbe stato provocato dall'approssimarsi di Nibiru alla Terra e che la nascita di tutte le grandi civiltà è sempre stata scandita dal metronomico lasso di tempo dei fatidici 3.600 anni. Questa osservazione risulta particolarmente interessante se notiamo che tutti i popoli antichi avrebbero appreso i fondamenti della loro cultura da "divinità celesti". Andrea Carusi, ricercatore dell'Istituto di Astrofisica Spaziale del CNR, sostiene che l'orbita retrograda del pianeta X ci invita a comprendere che esso non può essere stato generato con il Sole. Quindi, Nibiru dev'essere stato "catturato" nel nostro sistema solare in un secondo tempo. E, guarda caso, questo è proprio quanto sostengono i "miti" sumeri! Ma, chi fornì alla fiorente civiltà sumera dei dati astronomici così minuziosi da risultare ancora oggi esatti? La risposta, secondo Sitchin, è stata e sarà sempre la stessa: gli Dei o meglio, gli Anunnaki. Fin qui le ipotesi argomentate da reperti antichi, ma una domanda giunge spontanea :Se veramente esistessero delle civiltà aliene più progredite, sotto il profilo tecnologico, rispetto a quella terrestre, queste avrebbero già invaso il pianeta". Siamo così sicuri che per conquistare un pianeta sia necessaria un'invasione?Non è forse più efficace un piano di lenta, ma pervasiva infiltrazione, rispetto ad una guerra guerreggiata? Come un virus attacca un organismo, insediandosi nella cellula ospite. Una tattica del genere si rivelerebbe molto più efficiente, perché il nemico sarebbe soggiogato con calma, in modo pressoché impercettibile, reso inoffensivo, quasi senza colpo ferire.Penso che gli Anunnaki od i loro discendenti dominino la Terra da tempo immemorabile, ma non tanto con le armi della coercizione quanto con l'astuzia. Una delle più scaltre invenzioni escogitate dagli Arconti fu la religione, intesa come culto dogmatico e narcotico per lo spirito, come instrumentum regni. Che poi tale religione coincida con l'adorazione di "dèi" assetati di sangue animale ed umano, come molti idoli medio-orientali o che, con un po' di maquillage, sia stata resa un briciolo più degna ed appetibile e diffusa col nome di Ebraismo, "Cristianesimo", Islam etc. poco importa. Sono sempre sistemi dottrinari assurdi e, in gran parte, falsi, ma di grandissima presa sulle masse ora blandite con la promessa di un paradiso ultraterreno, ora spaventate e controllate con la minaccia dell'inferno.E' evidente che, per assoggettare l'umanità, non occorrono né un conflitto né un'imposizione violenta, essendo molto più utile la manipolazione delle coscienze. In questo modo si evitano le ribellioni e, anzi, si ottiene il consenso ed il sostegno degli schiavi che non sanno di esserlo.Fin qui le ipotesi, secondo Tesla, sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate tra noi, controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso l'"evoluzione" dell'umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza umana sul nostro pianeta. Lo scienziato serbo si convinse di ciò quando nel 1899, come rivelano i suoi diari, si trovava a Colorado Springs. Qui intercettò casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che starebbero controllando di nascosto il genere umano, preparandolo molto lentamente ad un'eventuale dominazione, mediante un programma in atto.


La polvere bianca di oro

Orme/Ormus o Manna

Il ORME - relativi a Star Fire , e anche conosciuta come La Pietra Filosofale , l'Elisir della Vita, la polvere bianca di oro , Ma-na o Manna, anche potenzialmente Morning Dew - è anche l'acronimo di "orbitale riorganizzate monoatomico Elementi ". La frase è stato coniato da David Raggio Hudson , che ha fatto una quantità enorme di ricerca sul tema (di cui ha a sua volta condiviso con migliaia di altri). La parola ORME - forse per coincidenza, o forse no - è la stessa della parola ebraica che significa: il "Albero della Vita ".

Tuttavia - e questo è un importante ", tuttavia" - per quanto riguarda la ORME (così come il ORMUS , polvere bianca di oro , pietra filosofale , Elisir di lunga vita, cibo degli dei , Star Fire , l' Arca dell'Alleanza , Alchimia , segreti ,trasmutazione , biologici e non, e, naturalmente, dare i miei saluti a Broadway), c'è un nuovo capretto sul blocco, un nuovo sviluppo che in realtà deve essere osservato. È il libro dell'Acquario, un delizioso trattato sulla grande opera di Alchimia . Nella misura in cui La Grande Opera è in ultima analisi, raggiungere gli stessi abilites a partire dalla ORME, ma da un approccio totalmente diverso, entrambe le strade devono essere esplorate.

Halexandria ottiene un sacco di domande su questi argomenti che coinvolgono dove lo ottengo, come faccio a farlo, la cui roba è meglio, ed è questo il modo di San Jose? Basti dire, nessuna discussione del La Grande Opera è davvero essere completo senza una sosta a questo link.

Il ORME rappresenta un enorme argomento, che coinvolge state-of-the-art chimica, fisica e fisiologia, interpretazioni di sumera , egizia e altre storie (il Anunnaki , Dei e Dee del mondo antico, la Famiglia Adams , "Prima Direttiva "violazioni , Cronache della Terra , ecc), la filosofia, la Geometria Sacra, l' albero della vita e Ha Qabala - per citare solo le connessioni più evidenti. In molti aspetti, il ORME è l'anello di collegamento tra tutti questi soggetti - e tutta una serie di altri soggetti non menzionati.

Incluso nel link sopra ad altre pagine web dovrebbe essere aggiunto uno ai forum Halexandria , dove, in particolare, dovrebbe essere notato l'articolo di Barry Carter.(7/20/08)

La Chimica e Fisica di monoatomico elementi , descrive le caratteristiche di tali elementi che sono venuti ad essere conosciuto come il " metalli preziosi ". Questi otto metalli includono: rutenio, rodio, palladio, argento (noto come "gruppo del platino luce"), osmio, iridio, platino, oro (noto come "gruppo del platino pesante").

Questi otto elementi del gruppo di transizione, possono in un monoatomico, superdeformed, spin elevato e basso stato energetico, perdono la loro reattività chimica e natura metallica - ottenendo in tal modo uno stato di superconduttività - una condizione di risonanza completa con il campo magnetico di Meissner (s) , coppie di Cooper, e gli elettroni, che hanno letteralmente cambiato in luce (cioè fotoni). Questi metalli preziosi hanno la capacità unica di rimanere stabile nella forma monoatomico, che possono poi portare ad effetti che vanno dalla levitazione (perdite di peso) per Zero-Point Energy applicazioni a effetti fisiologici fondamentali biologici e / o umane.

Di particolare importanza è il fatto che tutti questi metalli preziosi hanno una forte affinità per e trovano quasi sempre allo stato naturale in combinazione con l'oro. Oro, a sua volta, ha una storia di essere la più preziosa di tutte le merci - una "tradizione spirituale" che è sopravvissuto innumerevoli generazioni!

Ad esempio, il secondo capitolo del Libro della Genesi (King James Version), descrive la creazione dei cieli e della terra, la sua popolazione con le piante, gli animali, e le erbe aromatiche, la creazione e l'installazione di uomo nel giardino di Eden, e l'aspetto da fuori dal terreno dell'Albero della vita e l'Albero della Conoscenza del Bene e del male. La Bibbia poi rapidamente ci informa che l'oro del Thar in loro thar colline! "E l'oro di quel paese è buono; c'è anche la resina odorosa e la pietra d'onice ". [Genesi 2-12]

Sulla scala di creare il cielo, la terra, l'Eden, il genere umano, e così via, perché è oro improvvisamente una tale priorità? Se la scienza del ORME è corretta, l'oro, insieme a rodio e iridio (e potenzialmente gli altri metalli preziosi) può infatti essere l'albero della vita. [Si noti che in questo contesto Genesis 2: 5 - 2:25 è considerato da una fonte prima del Genesis 1:. 1 - 2: 4, e quindi può essere allude ad un significato più profondo]

Alchemy libri parlano di "polvere bianca d'Oro", il cibo degli dei - una sostanza derivata da oro giallo,ma che è stato trasformato in una polvere bianca al raggiungimento suo stato monoatomico. Questa è la stessa forma, e può essere equivalente allo stesso processo con cui Hudson trovare tutte otto dei monoatomiche metalli preziosi.

Per gli alchimisti, "Il Maestro di lavoro" era quello di preparare l'Elisir della Vita (bdellium?) E la Pietra Filosofale (onice?) - O in termini tradizionali più aneddotici, trasmutare il piombo in oro. [La seconda è più probabile che una montatura diversiva di trarre in inganno coloro con meno ambizioni alte, e che non sono stati iniziati nel Mistero.]

Nel tentativo di raggiungere questo nobile lavoro, gli alchimisti della vecchia insegnato che la chiave del successo è stato quello di "dividere, dividere, dividere ..." L'implicazione di questo consiglio è che solo a liberare gli atomi di un elemento dai confini della sua struttura metallica cristallina simile di molti atomi dello stesso o di diversi elementi, si potrebbe sperare di raggiungere l'obiettivo esoterica degli alchimisti. In effetti, gli alchimisti erano apparentemente tentando di raggiungere la forma monoatomico di l'oro e gli altri elementi preziosi - anche se potrebbero non hanno descritto il processo in quanto tale.

Hudson ha anche collegato il ORME con la tradizione ebraica della Ma-Na o Manna - pensato anche per essere la polvere bianca di oro. Curiosamente, la manna letteralmente significa: "Che c'è?" Questa frase è trovata ripetuta più e più volte in L'egiziano Libro dei Morti, il papiro di Ani [1]. Le implicazioni storiche e filosofiche comprendono quindi la ORME come parte del sacerdozio di Melchisedec e la fonderia metallurgica a Qumrun, dove si trovavano gli Esseni. (La esseni sono descritti in [2])

Altri riferimenti sono la miscela di polvere bianca di oro in acqua come "ciò che esce dalla bocca del creatore", "il seme del padre in cielo", e The Tear d'oro dal occhio di Horus . Hudson ritiene che Mosè conosceva i segreti per fare il ORME, e che l' Arca dell'Alleanza era semplicemente uncontenitore per il ORME. Come un volatile, superconduttore, dispositivo elettrico, la presenza del ORME entro spiegherebbe le proprietà incredibili dell'Arca; da levitazione per "esplosioni di dispiacere celeste". Più tardi nella tradizione Essene, la polvere bianca di oro ha cominciato ad essere indicato come il "maestro di giustizia", qualcosa che è stato inghiottito e preso internamente.

[Quest'ultimo punto sottolinea il punto di avvicinamento pratiche spirituali, tra cui mangiare (come nellateoria di mangiare ), con un profondo senso di essere in presenza della divinità.]

Per quanto riguarda l'Arca, Laurence Gardner libro 's, segreti perduti della sacra Arca [3] è un expositon brillante sui "sorprendenti rivelazioni dell'incredibile potere d'oro", e inimate associazione di oro con l'Arca dell'Alleanza. In combinazione con il suo precedente libro, la Genesi del Graal Re [4], una grande quantità di informazioni possono essere ottenute. Per chiunque nuovo al soggetto, questi due libri sono di lettura ideale (a cominciare da Graal Re).

Il risultato sorprendente di combinare le teorie degli Anunnaki e l'iniziativa ORME alla conclusione quasi inevitabile che lo scopo della Anunnaki di arrivare sulla Terra è stato quello di acquisire gli elementi monoatomici ai fini della loro ingestione e quindi essere in grado di condurre una vita lunga. È interessante notare che il primo tentativo da parte degli Anunnaki per ottenere l'oro è stato estraendolo dall'acqua di mare, in particolare il corso superiore del Golfo Persico, dove si incontrano Tigri e l'Eufrate. Secondo Hudson, il modulo primario in cui si verifica l'oro in acqua di mare è nel suo stato monoatomico.

Dal punto di vista della Terra, numerosi studiosi tra cui [ Zecharia Sitchin , Laurence Gardner , e altri] hanno concluso che:

  • Extraterrestri dal pianeta Nibiru è venuto sulla Terra,
  • Il loro scopo primario era quello di miniera d'oro e preziosi elementi,
  • Hanno creato il genere umano al fine di avere qualcuno a lavorare nelle miniere,
  • Hanno fornito i rudimenti della civiltà ai loro lavoratori per il loro controllo,
  • Hanno anche fornito naturale, equivalente organica del ORME, Star Fire, a individui selezionati (cioè, i re e patriarchi, alias i manager di medio livello locale), e
  • Hanno dato la conoscenza dell'importanza della ORME, nonché il metodo con cui potrebbe essere fatta e presa internamente dall'individuo, alla stessa molto limitata, gruppo scelto di esseri umani (così contabili per le loro straordinariamente lunga vita, e rivendicazioni di superiorità di Re, Regine, Re, eAristocrazia ).

Prima l'uso umano della ORME, i re hanno avuto accesso a Star Fire, in sostanza, il sangue mestruale delle "dee" degli Anunnaki. A causa della lunga vita dei Dei e le Dee - a causa della loro ingestation del ORME e, eventualmente, fattori genetici, come pure - questo semplice infusione di sangue mestruale dea era più che sufficiente per estendere la vita degli esseri umani ordinari. Tenete a mente che gli Anunnaki, gli Dei e le Dee della mitologia, può aver vissuto per centinaia di migliaia di anni!

Laurence Gardner [4] ha scritto: "E 'stato dal latte di Hathor che i faraoni si sono detti per guadagnare la loro divinità, divenendo dèi nel loro diritto. In epoca più Sumeri, durante i giorni della originale rito della stella del fuoco, i re linea di sangue che sono stati alimentati con l'essenza lunare ricco di ormone delle dee Anunnaki sono stati anche detto di essere stato nutrito con il loro latte - in particolare quella di Ishtar .

Gardner suggerisce anche che "questo latte conteneva un enzima che è stato particolarmente favorevole alla longevità attiva - e questo è stato molto probabilmente l'enzima che i ricercatori genetici hanno chiamato telomerasi." Questo enzima ha apparentemente uniche proprietà anti-invecchiamento, ma oltre ad essere presente in tumori maligni e le cellule riproduttive, la telomerasi non è normalmente espresso nei tessuti del corpo. "Sembra quindi che da qualche parte all'interno del nostro DNA struttura è la capacità genetica di produrre questo enzima anti-invecchiamento, ma il potenziale è stata in qualche modo spento".

[Il che implicherebbe anche la possibilità di passare indietro di nuovo!]

Dopo il diluvio, ci sembrava essere minore disponibilità della Stella di fuoco (o il ORME). Poi, intorno al tempo di Abramo, la stella del fuoco è diventato totalmente indisponibile, e patriarchi da Abramo a Davide si vide che le loro età diminuiscono al punto che David ha vissuto solo quello che potrebbe essere considerato un normale ciclo di vita. In contrasto con i patriarchi più tardi, tuttavia, la durata della vita dei re sumeri in discesa da Ar-wi-um (Caino) e Etana ha continuato a un livello generalmente alto. Questo era apparentemente compiuta la sostituzione del ORME per la stella del fuoco, ma in questo caso solo se si trattasse di un devoto di Enki - al contrario di Enlil, che aveva tagliato i suoi discepoli (tra cui Abraham, et al).

Possibilità moderne del ORME

Gli alchimisti Lapidus e Ireneo Filalete hanno detto: "La Pietra Filosofale non è pietra, ma una polvere con il potere di trasmutare i metalli vili in oro e argento." Vanno a rivendicare: "La pietra che è quello di essere il trasformatore dei metalli in oro deve essere ricercata nei metalli preziosi in cui è racchiusa e contenuti. Si chiama una pietra in virtù della sua natura fissa, e resiste all'azione del fuoco come successo come tutta la pietra - ma il suo aspetto è quello di una polvere finissima, impalpabile al tatto, frammento da odore, in potenza un più spirito penetrante, a quanto pare a secco, e tuttavia untuosa, e facilmente in grado di tingendosi una lastra di metallo. La pietra non esiste in natura, ma deve essere preparato da arte, in obbedienza alle leggi della natura. Così, si vede la nostra pietra è fatto di oro da solo, ma non è l'oro comune ".

Gardner [4] ha chiesto: "Date le strutture del progresso scientifico di oggi e la nostra conoscenza degli atomi e dei nuclei, è possibile (come è stato nel lontano passato) per convertire l'oro [e altri metalli preziosi] in un sapore dolce, ingestable polvere bianca? E 'possibile per quella polvere a superare i suoi peso ottimale d'oro? E 'anche possibile che la stessa polvere sotto-pesare se stesso e pesare meno di niente? In tali circostanze, è possibile che la polvere può sparire dalla vista in un'altra dimensione dello spazio-tempo e poi essere restituito al suo stato originale? La risposta a ciascuna di queste domande è sì - per questo è il post-Star Fuoco mistero della fenice, ed è la chiave per la valorizzazione linea di sangue messianica attraverso il fuoco-pietra ".

Il numero di maggio 1995 Scientific American discusso gli effetti del rutenio (uno dei metalli preziosi), notando che un singolo atomo di rutenio posta a ciascuna estremità del DNA a doppia elica aumenta la conducibilità del filamento di un fattore di 10.000, causando il DNA a diventare, in effetti, un "superconduttore". Sulla base di una sintesi di ulteriore prova storica, filosofica, mitologico e scientifico, David Hudson ha stabilito che l'ORME è veramente il "Albero della Vita". Hudson ha notato nella letteratura scientifica (Giudice, et al), la base per le cellule umane in grado di esibiresuperconduttività e la vasta quantità di ricerca che viene condotta su trattamento del cancro e di altre malattie con metalli preziosi. Questi preziosi elementi sembrano essere correggere il DNA, letteralmente "scorre la luce della vita" all'interno del corpo.

Il Platinum Metals Review include articoli che trattano il trattamento dei tumori che utilizzano platino, iridio e rutenio. Apparentemente, l'applicazione di un composto di platino ad uno stato DNA alterato (come nel caso di un cancro) farà sì che il DNA di rilassarsi e diventare corretto. È noto che sia iridio e rodio hanno proprietà anti-invecchiamento, che rutenio e platino composti interagiscono con il DNA, e che l'oro e metalli preziosi possono attivare il sistema ghiandolare endocrino in un modo che aumenta la consapevolezza e attitudine a livelli straordinari.

Gli antichi di migliaia di anni fa, conosceva l'effetto superconduttore dei metalli preziosi sulla nostra coscienza - ciò che indicato come il corpo di luce (ka), e che sia il corpo fisico e il corpo di luce doveva essere alimentato. In tal modo, si può anche utilizzare le proprietà degli elementi monoatomici levitare, e molto probabilmente installa cosiddetto "DNA spazzatura" del corpo, insieme al genere inutilizzato 90 al 95% del cervello!

Vi è anche la prova che il tempio di Hathor sul monte Oreb nella penisola del Sinai è stata coinvolta nella costruzione delle piramidi. I laboratori forno non sono stati utilizzati solo per fornire cibo per la luce-corpi dei faraoni della stella Fuoco tradizione, ma con l'uso delle potenzialità levitazione, i blocchi massicci delle piramidi potrebbero essere facilmente spostati in posizione. Per, infatti, la polvere bianca è in grado di piegare spazio-tempo, prevedendo una attrazione gravitazionale inferiore a zero e di utilizzare la propria leggerezza ad un blocco di pietra. Ancora più esoticamente, Gardner ha notato che: "Il Re una volta sigillato della Camera [nella Grande Piramide di Giza] è stato, infatti, artificiosa come un superconduttore, in grado di trasportare il faraone in un'altra dimensione dello spazio-tempo attraverso il campo Meissner(aura magnetica polare di un corpo). "

Le possibili implicazioni della esistenza del ORME - aggiungendo la polvere bianca di oro (e di altri metalli preziosi) alla propria "dieta" - è stupefacente. Sulla base di tutta la gamma di letteratura, Hudson ritiene che una ingestione del ORME nel modo corretto umano in grado di soddisfare tutti i sogni degli alchimisti esoterici, vale a dire:

  • Per avere perfetta telepatia,
  • Essere in grado di levitare e / o bilocare,
  • Conoscere bene e il male quando è nella stanza con voi (cioè mangiare il frutto dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male),
  • Progetto propri pensieri nella mente di qualcun altro,
  • Heal con l'imposizione delle mani, e
  • Pulire o resuscitare i morti nel giro di due o tre giorni dopo la loro morte.
  • Quest'ultimo deriva dalle tradizioni degli Anunnaki nel reperire il proprio dai morti (dopo la loro discesa negli inferi ), così come i vangeli di Gesù Cristo.

    La buona notizia è che gli elementi preziosi si verificano in erbe e numerose verdure. Le uve, ad esempio, possono essere una fonte primaria. Un bicchiere quattro once di Concord succo d'uva concentrato congelato può produrre 127 mg di rodio e 48 mg di iridio (più di una quantità equivalente di qualsiasi altro cibo). Una chiave alla concentrazione dell'uva di questi metalli preziosi è apparentemente legato al fatto che le radici dell'uva vanno molto più profondo nella Terra, dove c'è, evidentemente, una migliore fonte degli elementi. Questo spiega perché le miniere più profonde sulla Terra sono miniere d'oro, e, inoltre, che i vulcani sono anche una fonte. Questo implica che l'interno della Terra sembra essere un "fornitore" primario degli elementi, e quindi la cenere da un'eruzione vulcanica lascia sottovento campi coltivati enormemente fertili per anni.

    Hudson ha scoperto nel tessuto cerebrale di suini e bovini, che più del 5% del tessuto cerebrale in peso di materia secca consiste di rodio e iridio! Gardner, nel suo libro, la Genesi dei Re del Graal [Bantam Books, New York, 1999], osserva che "in peso di sostanza secca, oltre il 5 per cento del nostro tessuto cerebrale è composto di iridio e rodio in stato di spin elevato." Quest'ultimo fatto è stato spesso perso a causa delle limitazioni di sequenze di test convenzionali che non prendono il tempo di andare al di là pensando che il materiale di prova è il carbonio, alluminio, o silice.

    Ciò implica che la nostra consapevole coscienza può essere il risultato di una porzione del nostro cervello avente monoatomiche metalli preziosi nelle nostre cellule. Questo suggerisce lo stato naturale di avere una mente di metalli pesanti, ma suggerisce anche potremmo aver bisogno di ingerire molto più di quanto ci stiamo attualmente in corso in.

    Va bene. È questo è tutto vero, allora sarebbe suggerire che chi controlla l'oro e preziosi fornitura metallica del pianeta sarebbe controllare la capacità di tutti di essere in grado di sfruttare la ORME. Si suggerisce, infatti, che inclinazione su " La Regola d'Oro ", Dem Wid de oro fa le regole de! E qui sta la Madre di cospirazioni . In realtà, il mercato sui metalli preziosi è uno dei più molto attentamente tenute, protetti e custoditi cartelli oggi sul pianeta. Presumibilmente, tali interessi sono motivati solo dal denaro. Ma non contare su di esso!

    E 'forse la pena ricordare che, anche se i poteri che controllano i mercati dei metalli preziosi non si rendono conto delle implicazioni che cosa stanno controllo, questo non diminuisce il controllo. L'acquisto e la detenzione di oro potrebbe quindi essere un bel investimento contro il futuro.

Informazioni più dettagliate sono disponibili all'indirizzo:

Halexandria Forum

David Raggio Hudson - La storia della scoperta di David Hudson del ORME.

Cibo degli Dei - Potenzialmente risultati sorprendenti di una dieta di metalli pesanti.

Una storia ORME - Una descrizione di una delle prime conferenze pubbliche di David Hudson.

ORME Fisica - scoperte scientifiche di David Hudson, che coinvolgono nucleare Shell modello , e monoatomico elementi (così come la letteratura scientifica una copia di backup).

ORME Biologia - Il ORME nei sistemi viventi.

ORMUS , una leggera variazione della ORME (i, e., Non necessariamente monoatomico, ma che sta ricevendo una grande quantità di ricerca).

Star Fire - L'originale, ORME naturale!

Arca dell'Alleanza - Il repository per la pietra filosofale ?

Dem Wid de Oro - Il passato e il futuro della politica di grande potenza di metalli preziosi .

Il Lacrima d'oro da l'occhio di Horus - Un conto fittizio delle implicazioni del ORME (per i meno tecnicamente inclinato).

  • Ha Qabala albero della vitaCronache della Terra
  • David Raggio Hudson Polvere bianca di oro Una storia ORME
  • ORME Fisica ORME Biologia Monoatomico Elementi ORMUS
  • Stella di fuoco La Pietra Filosofale Arca dell'alleanza Dem Wid de Oro
  • La grande opera di Alchimia
  • Il Lacrima d'oro dal occhio di Horus Letteratura scientifica

Riferimenti:

[1] EA Wallis Budge, Il libro egiziano dei morti, il papiro di Ani, Dover Publications, New York, 1967.

[2] R. Eisenman e M. Wise, The Dead Sea Scrolls Uncovered, Penquin Books, New York, 1993.

[3] Laurence Gardner , segreti perduti della sacra Arca, HarperCollins, Londra 2003.

[4] Laurence Gardner, genesi dei Re del Graal, Bantam Press, London, 1999.


L'ORO DEGLI ANUNNAKI

Storia remota della terra

Tutto inizia con la ricerca dell'Oro per schermare le protezioni atmosferiche del loro pianeta. Ma, una volta sulla Terra se ne innamorarono e crearono gli schiavi per i loro interessi . Anzi, una volta creati gli schiavi "Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e le presero per mogli".

Gli Anunnaki: questi sono definiti dai Sumeri, abitanti del pianeta Nibiru ovvero il dodicesimo componente del nostro sistema stellare il cui periodo di rotazione intorno al Sole è di 3600 anni indicato come uno Shar il cui significato è anno.

Orbene, se uno Shar equivale ad un anno e se paragoniamo la nostra vita a quella degli Anunnaki, questi, per i popoli della Terra figurano come Immortali e, pertanto divinizzati dagli uomini di quel lontano tempo dove si aveva, come oggi, la certezza che il Vivere di un mortale significa, con matematica certezza, morire.

Non sappiamo quale possa essere stata la durata della vita degli Anunnaki, ma se interpretiamo le Sacre Scritture (la Torah) secondo questi concetti, molte cose possono cambiare circa la valutazione degli avvenimenti pre Diluvio come anche le manifestazioni megalitiche che troviamo disseminate sul nostro pianeta e tutte riferite agli equinozi e solstizi, come anche la successione di eventi che definiamo occasionali come miracoli (esclusi dalle Sacre Scritture) che però si verificano, strani personaggi, strani conflitti e tanti altri fenomeni che risultano fuori della logica corrente.Dalle Sacre Scritture apprendiamo anche che, a seguito dell'unione degli esseri diversi con le femmine della Terra che diede origine ai Giganti (nuova razza di dimensioni superiori a quelle degli uomini dell'epoca), il Signore Creatore limitò la durata della vita a 120 anni.Risulterebbe ben chiaro che questa limitazione è indicizzata a coloro che visitarono questa terra e non agli uomini terrestri che già erano di per se stessi limitati.I versetti in questione, per questa ragione trovano una loro giustifica solo se si riferiscono proprio a queste presenze estranee alla Terra e, pertanto, i 120 anni, per noi significherebbero 3600×120 nostri anni lunari, tempo di vita massimo per gli Anunnaki post diluvio, ma che per noi sono equivalenti ad una eternità. -Su questa base è possibile elaborare un principio di lavoro che terrebbe conto di un evento dubbio e molto discusso che riguarda la visita dei Magi descritti dal Vangelo di S. Matteo dove si parla di una stella che guidò costoro fino alla stalla dove era nato il Re dei Re.-Sempre dalle Sacre Scritture (la Torah) si parla di "Figli di Dio" (la definizione Angeli è puramente arbitraria) che si unirono, ma una più corretta traduzione dall'Aramaico dovrebbe corrispondere a "Buona Compatibilità", con le figlie degli uomini dando origine a nuove generazioni (uomini che sarebbero stati potenti sulla terra) ed a Giganti. -/span>Orbene se quanto ipotizzato in precedenza dovesse avvicinarsi ad una remota realtà, si giustificherebbero le costruzioni megalitiche senza alcuna iscrizione o incisioni rupestri perché questi esseri come anche i padri Anunnaki non avrebbero avuto bisogno di comunicare nel modo a noi noto in quanto il loro periodo vitale, riferito al nostro, non sarebbe servito sicuramente per una comunicazione distante nel tempo, perché ciò che per noi è un secolo o più, per questi esseri sarebbe stato solamente una frazione di ora; quindi, esisteva una condizione di mancanza di necessità di trasmettere nel tempo. -Dei Giganti vi sono prove tangibili anche se i ritrovamenti europei (Europa settentrionale) non risultano ufficializzati mentre per alcuni ritrovamenti americani vi sono notizie in merito.Questi esseri, per la durata della vita ipotizzata in precedenza e che riteniamo ancora come base di lavoro, avrebbero avuto la possibilità di conoscenze che per noi sono quasi impossibili da immaginare, ma che, sicuramente avranno impressionato i nostri antenati tanto da riconoscere in loro divinità specie poi se non potevano constatarne la morte in conseguenza della forte differenza di tempo vivibile. -Come si è ipotizzato in precedenza, dall'unione di Anunnaki e femmine umane, oltre ai Giganti si sarebbero originati altri esseri (Ibridi) più simili agli uomini con una durata della vita che, di generazione in generazione, sarebbe rientrata nei limiti della vita terrena tanto da far accettare ai viventi umani il loro inserimento nelle comunità primordiali che, poi, in funzione dell'apporto genetico superiore, avrebbero organizzato comunità agricole utilizzando tecniche d'avanguardia per l'epoca e, successivamente comunità organizzate al cui vertice sociale, per le capacità e poteri non proporzionati ai tempi, si sarebbe insediato uno degli ibridi e discendente dei primi Anunnaki e da questi anche protetto e pilotato. -La testimonianza dell'arrivo di questi esseri esiste e ci viene fornita dai Sumeri mentre non esiste alcuna documentazione di ritorno di costoro al Pianeta d'origine il che lascia pensare che questi rimasero e lo sono ancora oggi fra noi terrestri in forme diverse, non visibili secondo il nostro metro, ma sicuramente capaci di influenzare le nostre civiltà secondo i loro scopi. -Dovunque oggi troviamo segni megalitici, sicuramente vi sarà stata la presenza di Anunnaki e loro ibridi.Se accettiamo queste idee, possiamo non escludere che essi siano presenti anche ai giorni nostri, ma che noi non siamo in grado di riconoscerli a causa del divario di tempo che ci divide e che caratterizza due tipi di vita, ma possiamo solo osservare le ricadute di certi fatti o eventi che anche oggi si verificano e che non trovano eloquenti riscontri logici come per esempio, i Miracoli come si è usi chiamarli, ma su questo argomento riteniamo aprire una nuova discussione dopo altre considerazioni ed ampliamento dell'argomento.Ritornando al pianeta Nibiru ed alla sua reale esistenza di cui non dovrebbero esserci dubbi o nell'attesa che la scienza ufficiale comunichi gli ultimi rilevamenti astrofisici, in base ai ritrovamenti archeologici di alcuni Faraoni e dipinti ritrovati in alcune tombe egizie, per non parlare dei popoli del Sud America ed Asiatici, si nota una spiccata conoscenza dell'Astronomia e di particolari specifici come quelli del sistema stellare della costellazione di Orione.E' molto probabile che questo pianeta del sistema solare abbia anche una seconda funzione, ovvero quella di navetta stellare che consenta l'avvicinamento a qualche pianeta di una delle stelle della costellazione avente anche esso un'orbita allungata come quella del nostro Nibiru. -Questo probabile evento spiegherebbe le conoscenze Egizie circa quella costellazione e la mancanza di qualsiasi presenza di residuo umano nei sarcofagi delle tre piramidi principali e sepolture di Faraoni del periodo pre dinastico pur essendosi verificati i loro regni le cui prove sono tangibili dopo i ritrovamenti archeologici attuali.Per quanto concerne i siti megalitici come Stonehenge dovrebbe essere facile capire che l'insieme dei massi così posti doveva servire ad individuare gli equinozi ed i Solstizi.Il perché potrebbe essere in quanto proprio gli Equinozi ed i Solstizi rappresenterebbero l'unico elemento di riferimento tra il sistema Nibiru e quello terrestre e quindi l'elemento di paragone e calcolo per quegli esseri ibridi a conoscenza delle proprie origini, ma soggetti sempre più alle leggi fisiche e temporali del nostro pianeta.
In pratica, solo gli equinozi ed i Solstizi potevano stabilire un anello di congiunzione tra il tempo dei padri e le nuove condizioni di coloro che, sempre più diventavano Terrestri assoggettando la nuova forma vivente al metabolismo umano legato alla rotazione del nostro pianeta intorno al Sole.Lo stesso dovrebbe essere per la Sfinge Egizia la cui datazione dovrebbe ricadere all'incirca verso l'anno 13000/12000 se non prima e che dovrebbe indicare la probabile collocazione nel cielo della costellazione propria di contatto del pianeta Nibiru con l'equivalente di altro sistema stellare.Quanto stiamo proponendo è a livello di pura ipotesi confortata solamente da alcune osservazioni di documentazioni archeologiche che sembrano inspiegabili e da comportamenti umani che esulano dalla normale prassi di vita quotidiana, ma disponendo di opportune apparecchiature scientifiche e di un Laboratorio chimico di ricerca organica, sufficientemente attrezzato in grado di analizzare campioni di DNA, siamo sicuri che dal paragone delle analisi strutturali del DNA prelevato da reperti umani di epoca risalente al 13000/12.000 a. C. o antecedente con quello di alcuni popoli come gli Assiri, i Babilonesi, gli Egizi di epoca Pre dinastica e di popolazioni Nord europee e quello di esseri umani dell'Era Moderna, si individuerebbero diverse diversità strutturali che, tramite la recente mappatura del Genoma Umano, ci indicherebbero su quali funzioni genetiche sarà stato possibile e se esso lo è ancora oggi, un intervento estraneo che modifichi l'uomo in un ibrido apparentemente simile, ma diverso nei contenuti, dagli altri. -Sulla base di queste congetture è ipotizzabile anche che proprio i Sumeri siano stati dei diretti discendenti dei primi ibridi perché proprio di loro si sa poco dell'origine mentre si è a conoscenza del modo di calcolo e della scrittura completa in tutte le sue parti di trasformazione fonica non riscontrabile in altre popolazioni dello stesso periodo.In pratica, essi potrebbero essere un residuo sopravvissuto al cataclisma che va sotto il nome di Diluvio e, nello stesso tempo, essere stati testimoni di un successivo trasbordo di Anunnaki colonizzatori che usarono altre forme di sovrapposizione con il genere terrestre che esiste a tutt'oggi, ma che non siamo ancora in grado di identificare.Forse alcuni passi biblici fanno riferimento a questi esseri chiamandoli "Figli di DIO" in modo generico e questo varrebbe anche per i testi riferiti al profeta Ezechiele.Su questo argomento occorrerebbe una migliore lettura dei Testi del Mar Morto ed interpretare con maggiore accortezza, se già non fatto dagli Studiosi Israeliti e non divulgato quanto in essi contenuto .Qualcosa emerge dal "Libro di Enok"e dal Documento di Damasco (Allegato n.1) , ma esso è praticamente sottratto alla lettura pubblica ad opera di caste religiose che ritengono pericoloso la divulgazione di taluni testi. -E' molto probabile che al nuovo arrivo gli Anunnaki avessero trovato un nuovo genere umano, già formato ed in grado di ostacolarli nell'intento colonizzatore del nostro pianeta che prevedeva, forse, l'imposizione della loro volontà a tutto il genere umano .Questo nuovo popolo potrebbe essere proprio Israele ovvero il "Vincitore".

Fonte: www.Altrogiornale.org

GLI ANUNNAKI E MARTE

LA FACCIA SU MARTE,LA TOMBA DI UN ANNUNAKI?

lo qui

Nell'attesa del corposo articolo che parlera' della creazione dell'essere umano da parte degli Annunaki(secondo la mitologia sumera)e dei due dei(Enlil ed Enki)che legano tra loro altri miti,andiamo a parlare di una delle cose piu' misteriose del pianeta Marte,un pianeta gia' misterioso di suo(si diceva che gli alieni arrivassero da li,e da li il termine Marziani),cioe' la Faccia,o Sfinge di Cydonia,dal nome della regione del pianeta rosso. Fotografata per la prima volta nel 1976 dalla sonda Viking 1,la foto fece subito il giro del mondo:un volto quasi umano sulla superficie di Marte!Pero' con il passare degli anni gli studi ufficiali(diffidiamo da cio')reputarono l'immagine solo un' illusione a causa di vari fattori tra i quali l'angolazione,la luce e l'istinto del cervello umano nel riconoscere immagini familiari.Tutto cio' sarebbe un bluff quindi,e nel 2006 l'Ente Spaziale Europeo ha reso pubbliche nuove immagini ad altissima risoluzione della regione di Cydonia. In esse un pixel copre una dimensione di soli 14 metri. Dalle immagini (che gli ufologi ritengono ritoccate o quantomeno presentate in modo studiato) l'ESA vorrebbe dimostrare l'origine naturale della cosiddetta "faccia" e delle altre presunte strutture artificiali nell'intorno.Probabilmente l'ennesimo cover-up,visto che anche la foto inviata nel 1998 dal Mars Global Surveyor appare ritoccata dalla NASA,non nuova a questo genere di cose. Ma cosa c'e' quindi su Marte?Zecharia Sitchin ha un'interessante teoria che viene dalla decifrazione di una antica tavoletta sumera,da lui inserita nel suo libro"IL LIBRO PERDUTO DEL DIO ENKI".Andiamo a leggere il primo paragrafo:« Che la punizione sia la morte! Morte! Così disse Alalgar (pilota di navicella spaziale, secondo comandante di Eridu, Stazione Terra 1, n.d.r.). Morte! Così disse Abgal (pilota di navicelle spaziali, primo comandante del Luogo dell'Atterraggio, porto spaziale di Baalbek, Libano). Morte! Così disse Nungal (pilota di navicella spaziale). La morte colpirà comunque Alalu, ciò che ha ingoiato (il fallo di Anu, re di Nibiru) ed è nelle sue interiora gli porterà la morte! Così disse Enki (figlio primogenito di Anu e fondatore di Eridu sulla Terra). Che Alalu resti in prigione sulla Terra, fino alla fine dei suoi giorni! Così disse Anzu (pilota di navicella spaziale, primo comandante della Stazione di passaggio su Marte). Le loro parole Anu in cuor suo ponderava: il suo animo era combattuto tra collera e pietà. Morirà in esilio, che questa sia la sua condanna! Così disse Anu. Con grande stupore i giudici si guardarono. Riflettevano su quanto Anu aveva appena detto. L'esilio non dovrà essere né su Nibiru, né sulla Terra! Così disse Anu. Lungo la rotta c'è il pianetaLahmu (Marte), che di acque e di atmosfera è dotato. Enki fece una pausa. Avevo pensato a quel pianeta come a una stazione di passaggio. La forza della sua rete (attrazione gravitazionale) è minore di quella della Terra, vantaggio da valutare con saggezza. A bordo del Carro Celeste Alalu verrà portato. Quando partirò dalla Terra, compirà il viaggio con me. Compiremo circuiti (orbite) attorno al pianeta Lahmu. Da solo sarà in esilio su di un pianeta sconosciuto. In solitudine conterà i suoi giorni fino all'ultimo! Così pronunciò il giudizio Anu, le parole vennero ascoltate solennemente. All'unanimità il giudizio su Alalu fu emesso, alla presenza degli eroi (astronauti) fu pronunciato. Che Nungal sia il mio pilota fino a Nibiru, perché da lì possa pilotare i carri che trasporteranno altri eroi sulla Terra. Che Anzu si unisca al viaggio, che sia incaricato della discesa su Lahmu! Questo fu il comando di Anu. Per il giorno seguente fu approntata la partenza; tutti coloro che partivano vennero condotti al carro a bordo di imbarcazioni. Devi preparare un luogo di atterraggio sulla terraferma! Così disse Anu a Enlil. Dovresti fare progetti per utilizzare Lahmu come Stazione di Passaggio! Vi furono addii, permeati sia di gioia che di dolore. Zoppicando Anu si imbarcò sul carro, con le mani legate Alalu entrò nel carro. Poi il carro si innalzò verso i cieli e la visita reale giunse così al termine. Compirono un circuito attorno alla Luna; Anu alla sua vista rimase incantato. Viaggiarono verso Lahmu dal colore rossastro; due volte vi orbitarono intorno. Scesero poi verso il pianeta sconosciuto, notarono squarci sulla superficie e montagne alte fino a toccare il cielo. Osservarono il luogo dove una volta il carro di Enki era atterrato; si trovava accanto ad un lago. Rallentato da potere della rete di Lahmu, all'interno del carro prepararono la camera celeste. Anzu, il pilota, così inaspettatamente parlò ad Anu: Discenderò sul suolo di Lahmu insieme ad Alalu. Non desidero fare ritorno sul carro a bordo della camera celeste! Resterò al fianco di Alalu sul pianeta sconosciuto; lo proteggerò fino alla sua morte. Quando morirà per il veleno che è nelle sue interiora, lo seppellirò come si conviene a un re! Per quanto mi riguarda, il mio nome diventerà così famoso: Anzu, diranno, a dispetto delle circostanze, fu compagno di un re in esilio. Ha visto cose mai vedute da altri, su di un pianeta inesplorato ha affrontato cose sconosciute! Anzu, diranno alla fine dei tempi, è caduto da eroe! C'erano lacrime negli occhi di Alalu, vi era stupore nel cuore di Anu. Che il tuo desiderio venga esaudito, disse Anu ad Anzu. Qui, ora, ti faccio una promessa. Ti giuro con la mano alzata: La prossima volta che un carro orbiterà intorno a Lahmu, la sua nave celeste discenderà da te. Se ti troverà ancora vivo, sara proclamato Signore di Lahmu. Quando verrà creata una Stazione di Passaggio su Lahmu, ne sarai il comandante! Anzu piegò il capo. Che così sia! Rispose ad Anu. Alalu ed Anzu entrarono nella camera celeste. Vennero consegnati loro gli Elmetti d'Aquila e i Vestiti da Pesce (caschi e tute spaziali); cibo e strumenti vennero loro forniti. La nave celeste lasciò così il carro orbitante, dal carro venne seguita la sua discesa. Poi sparì alla vista e il carro proseguì il suo viaggi fino a Nibiru. Per nove Shar (32.400 anni) Alalu era stato re su Nibiru, per otto Shar (28.800 anni) aveva comandato su Eridu. Nel nono Shar il suo destino fu quello di morire in esilio si Lahmu. »Da quello che si puo' notare,Alalu era un ex Re di Nibiru,deposto da Anu(attuale Re)dopo che il pianeta stava perdendo atmosfera.Alalu fuggi' sulla Terra e scopri' enormi giacimenti d'oro che servivano appunto a salvare Nibiru.Da qui inizia la storia degli Annunaki sulla Terra(che vedremo in seguito nell'articolo della creazione dell'uomo).Poi succedette qualcosa con Alalu che cerco' di riprendere il comando ma la rivolta venne sedata e quindi l'ex re andava punito.C'era chi voleva la morte e chi voleva imprigionarlo.Anu,che presiedeva il consiglio,decise poi di esiliarlo su Marte,dove sara' creata una stazione di passaggio con Anzu comandante che aveva espresso il desiderio di stargli vicino.E si nota anche che Marte era un pianeta abitabile a quei tempi(parliamo di circa 400000 anni fa).Alalu era comunque sotto l'effetto di un veleno,avendo ingoiato il fallo di Anu(cosa era?sicuramente non l'organo sessuale)e non gli restava molto tempo da vivere.Ma andiamo alla seconda parte:« Su Nibiru, venne preparato un nuovo Carro Celeste, pronto per alzarsi nei cieli. Trasportava nuovi razzi spaziali, navi spaziali e tutto quanto Enki aveva progettato. Portava un gruppo di nuovi eroi da Nibiru; fra di loro erano state scelte anche alcune femmine. Erano al comando Ninmah, la Signora Sublime; nell'arte del soccorso e delle cure mediche erano addestrate. Ninmah, la Signora Sublime, era una figlia di Anu; di Enki ed Enlil era la sorellastra, non sorella. Conosceva a fondo il soccorso e la medicina, nel curare i malanni eccelleva. Prestò molta attenzione alle lamentele che proveniva dalla Terra, una cura preparò! Nungal, il pilota, seguì la rotta dei carri che lo avavano preceduto, rotta registrata sulla Tavola dei Destini. Sano e salvo il Carro Celeste raggiunse il dio Lahmu, compì un circuito del pianeta, lentamente discese sulla sua superficie. Un gruppo di eroi seguì una luce fioca; Ninmah era con loro. Nei pressi di un lago trovarono Anzu; dal suo elmetto si irradiavano i segnali. Anzu giaceva immobile; prostrato, giaceva come morto. Ninmah ne toccò il volto, al suo cuore rivolse la sua attenzione. Dalla sua sacca estrasse l'Impulso; lo fece pulsare in direzione del cuore di Anzu. Dalla sua sacca estrasse il Lampo, verso il suo corpo diresse le emissioni dei suoi cristalli che donano la vita. Sessanta volte Ninmah diresse l'Impulso, sessanta volte diresse il Lampo. La sessantesima volta Anzu aprì gli occhi, mosse le labbra. Dolcemente gli mise in bocca il Cibo della Vita. Accadde allora il miracolo: Anzu si risvegliò dal mondo dei morti! Gli chiesero allora di Alalu; della sua morte Anzu riferì loro. Li condusse a una grande roccia, che dalla pianura si levava verso il cielo. Lì raccontò loro quanto era accaduto: subito dopo l'atterraggio Alalu aveva iniziato a urlare per il dolore insopportabile. Sputava le interiora dalla bocca; in agonia scrutava oltre la parete! Così iniziò a raccontare loro Anzu. Li condusse a una grande roccia, che si stagliava contro il cielo come una montagna che si leva dalla pianura. Nella grande roccia trovai una grotta, ivi il cadavere di Alalu vi nascosi. Ne sbarrai l'ingresso con delle pietre; così narrava loro Anzu. Lo seguirono fino alla roccia, rimossero le pietre, entrarono nella grotta. All'interno trovarono i resti di Alalu. Colui che un tempo aveva regnato su Nibiru, era ora ridotto a un mucchio di ossa! Per la prima volta nei nostri annali, un re non è morto su Nibiru, su Nibiru non è stato sepolto! Così disse Ninmah. Lasciamolo riposare in pace per l'eternità! Così disse. Poi sbarrarono di nuovo l'ingresso della caverna con delle pietre! Sulla grande montagna rocciosa scolpirono con i raggi l'immagine di Alalu. Lo ritrassero con un Elmetto d'Aquila, il volto scoperto! Così Ninmah, la Signora Sublime, dichiarò in nome di Anu, suo padre. Per quanto riguarda te, Anzu, Anu il re manterrà quanto ti ha promesso! Venti eroi resteranno per sempre con te, per cominciare a costruire la Stazione di Passaggio. Navicelle spaziali dalla Terra porteranno qui il metallo prezioso. Da qui Carri Celesti trasporteranno poi l'oro fino a Nibiru. Centinaia di eroi costruiranno la loro dimora su Lahmu. Tu, Anzu, ne sarai il comandante! Così si rivolse la Grande Signora ad Anzu, in nome di suo padre Anu. Ti devo la vita, Grande Signora! Così esclamò Anzu. La mia gratitudine per Anu non avrà limiti! Il carro partì dal pianeta Lahmu; il suo viaggio proseguì verso la Terra. »Come si puo' notare,una nuova spedizione diretta sulla Terra,con al comando il capo ufficiale medico Ninmah(detta anche Nirhursag),atterra su Marte dopo aver ricevuto una richiesta di soccorso.Le ricerche portano la squadra a trovare Anzu,praticamente morto,con un congegno che emette "il segnale di soccorso".Il racconto si fa via via sempre piu' interessante:Ninmah,inizia una sorta di rianimazione usando degli strumenti medici conosciuti come "l'Impulso" e "il Lampo" che messi a livello del cuore erano in grado di "ridare" la vita.Poi dopo che l'operazione era stata ripetuta sessanta volte,Anzu incomincio' a dare segni di vita e Ninmah gli diede per via orale una specie di stimolante,chiamato "Cibo della Vita".Anzu si riprese e interrogato sulla sorte di Alalu racconto che dopo l'atterraggio l'ex re di Nibiru mori' per avvelenamento,vomitando le viscere in prede a dolori tremendi.Fu quindi sepolto presso una grande roccia simile ad una montagna dallo stesso Anzu che porto' il gruppo di Annunaki sul posto.Questi trovarono i resti di Alalu,l'unico re non morto su Nibiru.Decisero quindi di fargli una tomba degna del suo rango e scolpirono con i raggi(probabilmente laser)l'immagine di Alalu sulla superficie della grossa roccia.Lo ritrassero con l'Elmetto d'Aquila(casco spaziale)e con il volto scoperto a guardare il cielo verso la Terra(dove aveva trovato l'oro)e Nibiru(dove aveva regnato).Poi in nome di Anu,Ninmah lascio' venti suoi simili su Marte sotto il comando di Anzu per cominciare a costruire la "Stazione di Passaggio" come da promessa del capo degli dei.Quindi,nelle tavolette sumere,sembra esserci la risposta al mistero del volto di Cydonia.La scienza ufficiale,suportata dagli enti spaziali smentisce categoricamente:"e' solo una formazione rocciosa".Sara'...ma ricordiamoci una cosa:IL MITO E' LA STORIA SEGRETA DELLA RAZZA UMANA...

La faccia di Cydonia: la tomba di Alalu


Alalu che scoprì la Terra e vi portò i primi Anunnaki per estrarre l'oro perì in esilio su Lahmu, il pianeta rosso. Il suo corpo venne tumulato in una caverna e sopra di essa venne scolpito il suo volto.

25 luglio 1976 la sonda Viking 1 in orbita attorno a Marte fotografa per la prima volta il volto impresso nella piana di Cydonia. Negli anni seguenti nelle trasmissioni televisive quel volto che scruta lo spazio dal pianeta ormai sterile comincia a far sognare tutti gli appassionati di misteri e ufologia, me compreso. Il primo ricordo di tutto quello che mi appassionerà negli anni seguenti è quella faccia su Cydonia.

Dovremo aspettare il Mars Global Surveyor nel 1998 e nel 2001 e la sonda Mars Odyssey nel 2002 per fare maggiore chiarezza. Il verdetto? Solo una collina che gli scarsi strumenti del Viking e la fortuita luce di quelli scatti avevano tramutato in un volto.

Rimane il fatto che ancora oggi la Face di Cydonia continua a far parlare di se.

Le varie immagini della Faccia di Cydonia

Oggi vogliamo dedicare questo articolo alla mitologia sumera ed al legame di quei racconti con le impressionanti anomalie che Marte continua a regalarci. Ecco un piccolo racconto tratto dalla traduzione di Sitchin delle tavolette sumeriche:

Il giudizio di Alalu

« Che la punizione sia la morte! Morte! Così disse Alalgar (pilota di navicella spaziale, secondo comandante di Eridu, Stazione Terra 1, n.d.r.). Morte! Così disse Abgal (pilota di navicelle spaziali, primo comandante del Luogo dell'Atterraggio, porto spaziale di Baalbek, Libano). Morte! Così disse Nungal (pilota di navicella spaziale). La morte colpirà comunque Alalu, ciò che ha ingoiato (il fallo di Anu, re di Nibiru) ed è nelle sue interiora gli porterà la morte! Così disse Enki (figlio primogenito di Anu e fondatore di Eridu sulla Terra). Che Alalu resti in prigione sulla Terra, fino alla fine dei suoi giorni! Così disse Anzu (pilota di navicella spaziale, primo comandante della Stazione di passaggio su Marte). Le loro parole Anu in cuor suo ponderava: il suo animo era combattuto tra collera e pietà. Morirà in esilio, che questa sia la sua condanna! Così disse Anu. Con grande stupore i giudici si guardarono. Riflettevano su quanto Anu aveva appena detto. L'esilio non dovrà essere né su Nibiru, né sulla Terra! Così disse Anu. Lungo la rotta c'è il pianeta Lahmu (Marte), che di acque e di atmosfera è dotato. Enki fece una pausa. Avevo pensato a quel pianeta come a una stazione di passaggio. La forza della sua rete (attrazione gravitazionale) è minore di quella della Terra, vantaggio da valutare con saggezza. A bordo del Carro Celeste Alalu verrà portato. Quando partirò dalla Terra, compirà il viaggio con me. Compiremo circuiti (orbite) attorno al pianeta Lahmu. Da solo sarà in esilio su di un pianeta sconosciuto. In solitudine conterà i suoi giorni fino all'ultimo! Così pronunciò il giudizio Anu, le parole vennero ascoltate solennemente.

Rappresentazione delle astronavi Anunnake

Il viaggio verso Lahmu e Cydonia

All'unanimità il giudizio su Alalu fu emesso, alla presenza degli eroi (astronauti) fu pronunciato. Che Nungal sia il mio pilota fino a Nibiru, perché da lì possa pilotare i carri che trasporteranno altri eroi sulla Terra. Che Anzu si unisca al viaggio, che sia incaricato della discesa su Lahmu! Questo fu il comando di Anu. Per il giorno seguente fu approntata la partenza; tutti coloro che partivano vennero condotti al carro a bordo di imbarcazioni. Devi preparare un luogo di atterraggio sulla terraferma! Così disse Anu a Enlil. Dovresti fare progetti per utilizzare Lahmu come Stazione di Passaggio! Vi furono addii, permeati sia di gioia che di dolore. Zoppicando Anu si imbarcò sul carro, con le mani legate Alalu entrò nel carro. Poi il carro si innalzò verso i cieli e la visita reale giunse così al termine. Compirono un circuito attorno alla Luna; Anu alla sua vista rimase incantato. Viaggiarono verso Lahmu dal colore rossastro; due volte vi orbitarono intorno. Scesero poi verso il pianeta sconosciuto, notarono squarci sulla superficie e montagne alte fino a toccare il cielo. Osservarono il luogo dove una volta il carro di Enki era atterrato; si trovava accanto ad un lago.

L'abbandono di Alalu su Marte insieme ad Anzu

Rallentato dal potere della rete di Lahmu, all'interno del carro prepararono la camera celeste. Anzu, il pilota, così inaspettatamente parlò ad Anu: Discenderò sul suolo di Lahmu insieme ad Alalu. Non desidero fare ritorno sul carro a bordo della camera celeste! Resterò al fianco di Alalu sul pianeta sconosciuto; lo proteggerò fino alla sua morte. Quando morirà per il veleno che è nelle sue interiora, lo seppellirò come si conviene a un re! Per quanto mi riguarda, il mio nome diventerà così famoso: Anzu, diranno, a dispetto delle circostanze, fu compagno di un re in esilio. Ha visto cose mai vedute da altri, su di un pianeta inesplorato ha affrontato cose sconosciute! Anzu, diranno alla fine dei tempi, è caduto da eroe! C'erano lacrime negli occhi di Alalu, vi era stupore nel cuore di Anu. Che il tuo desiderio venga esaudito, disse Anu ad Anzu. Qui, ora, ti faccio una promessa. Ti giuro con la mano alzata: La prossima volta che un carro orbiterà intorno a Lahmu, la sua nave celeste discenderà da te. Se ti troverà ancora vivo, sara proclamato Signore di Lahmu. Quando verrà creata una Stazione di Passaggio su Lahmu, ne sarai il comandante! Anzu piegò il capo. Che così sia! Rispose ad Anu. Alalu ed Anzu entrarono nella camera celeste. Vennero consegnati loro gli Elmetti d'Aquila e i Vestiti da Pesce (caschi e tute spaziali); cibo e strumenti vennero loro forniti. La nave celeste lasciò così il carro orbitante, dal carro venne seguita la sua discesa. Poi sparì alla vista e il carro proseguì il suo viaggi fino a Nibiru. Per nove Shar (32.400 anni) Alalu era stato re su Nibiru, per otto Shar (28.800 anni) aveva comandato su Eridu. Nel nono Shar il suo destino fu quello di morire in esilio si Lahmu. »

La guerra tra Anu e Alalu, l'ultimo ebbe la peggio

Il Ritorno su Nibiru e la nuova spedizione

« Su Nibiru, venne preparato un nuovo Carro Celeste, pronto per alzarsi nei cieli. Trasportava nuovi razzi spaziali, navi spaziali e tutto quanto Enki aveva progettato. Portava un gruppo di nuovi eroi da Nibiru; fra di loro erano state scelte anche alcune femmine. Erano al comando Ninmah, la Signora Sublime; nell'arte del soccorso e delle cure mediche erano addestrate. Ninmah, la Signora Sublime, era una figlia di Anu; di Enki ed Enlil era la sorellastra, non sorella. Conosceva a fondo il soccorso e la medicina, nel curare i malanni eccelleva. Prestò molta attenzione alle lamentele che proveniva dalla Terra, una cura preparò! Nungal, il pilota, seguì la rotta dei carri che lo avavano preceduto, rotta registrata sulla Tavola dei Destini. Sano e salvo il Carro Celeste raggiunse il dio Lahmu, compì un circuito del pianeta, lentamente discese sulla sua superficie. Un gruppo di eroi seguì una luce fioca; Ninmah era con loro. Nei pressi di un lago trovarono Anzu; dal suo elmetto si irradiavano i segnali. Anzu giaceva immobile; prostrato, giaceva come morto. Ninmah ne toccò il volto, al suo cuore rivolse la sua attenzione. Dalla sua sacca estrasse l'Impulso; lo fece pulsare in direzione del cuore di Anzu. Dalla sua sacca estrasse il Lampo, verso il suo corpo diresse le emissioni dei suoi cristalli che donano la vita. Sessanta volte Ninmah diresse l'Impulso, sessanta volte diresse il Lampo. La sessantesima volta Anzu aprì gli occhi, mosse le labbra. Dolcemente gli mise in bocca il Cibo della Vita. Accadde allora il miracolo: Anzu si risvegliò dal mondo dei morti! Gli chiesero allora di Alalu; della sua morte Anzu riferì loro. Li condusse a una grande roccia, che dalla pianura si levava verso il cielo. Lì raccontò loro quanto era accaduto: subito dopo l'atterraggio Alalu aveva iniziato a urlare per il dolore insopportabile. Sputava le interiora dalla bocca; in agonia scrutava oltre la parete! Così iniziò a raccontare loro Anzu.

Trovarono il cadavere di Alalu e sulla collina dove era sepolto una astronave scolpì il suo volto

Li condusse a una grande roccia, che si stagliava contro il cielo come una montagna che si leva dalla pianura. Nella grande roccia trovai una grotta, ivi il cadavere di Alalu vi nascosi. Ne sbarrai l'ingresso con delle pietre; così narrava loro Anzu. Lo seguirono fino alla roccia, rimossero le pietre, entrarono nella grotta. All'interno trovarono i resti di Alalu. Colui che un tempo aveva regnato su Nibiru, era ora ridotto a un mucchio di ossa! Per la prima volta nei nostri annali, un re non è morto su Nibiru, su Nibiru non è stato sepolto! Così disse Ninmah. Lasciamolo riposare in pace per l'eternità! Così disse. Poi sbarrarono di nuovo l'ingresso della caverna con delle pietre! Sulla grande montagna rocciosa scolpirono con i raggi l'immagine di Alalu. Lo ritrassero con un Elmetto d'Aquila, il volto scoperto! Così Ninmah, la Signora Sublime, dichiarò in nome di Anu, suo padre. Per quanto riguarda te, Anzu, Anu il re manterrà quanto ti ha promesso! Venti eroi resteranno per sempre con te, per cominciare a costruire la Stazione di Passaggio. Navicelle spaziali dalla Terra porteranno qui il metallo prezioso. Da qui Carri Celesti trasporteranno poi l'oro fino a Nibiru. Centinaia di eroi costruiranno la loro dimora su Lahmu. Tu, Anzu, ne sarai il comandante! Così si rivolse la Grande Signora ad Anzu, in nome di suo padre Anu. Ti devo la vita, Grande Signora! Così esclamò Anzu. La mia gratitudine per Anu non avrà limiti! Il carro partì dal pianeta Lahmu; il suo viaggio proseguì verso la Terra. »

Lo scopo di Anu era fondare una colonia su Marte

Riassunto

Alalu fu il primo a recarsi sulla Terra e a scoprire vasti giacimenti di oro, il suo intervento salvò Nibiru e la sua atmosfera. Per lungo tempo regnò sulla Terra a Eridu (la città lontana da casa) fin quando Anu arrivò da Nibiru a reclamarne il possesso. Nello scontro che ne seguì Alalu ne ebbe la peggio e venne esiliato da Anu su Marte dopo essere stato avvelenato. Il progetto di Anu era di creare una vera e propria stazione di passaggio intermedia su Marte per fare scalo nel viaggio per Nibiru e per il trasporto dell'oro. Per questo motivo diede la possibilità ad Anzu di scortare l'ex re della Terra e gli promise di tornare per farlo regnante del pianeta rosso.

Gli Anunnaki tornano verso la Terra e captano un segnale di soccorso da Marte, è il casco di Anzu che morente ha attivato il radiofaro di soccorso. Gli Anunnaki atterrano, seguono il segnale e ritrovano il guerriero esanime. Qui Ninmah (un dottoressa a quanto si evince) comincia una rianimazione con uno strumento che oggi vedremo come un defibrillatore. Riesce a rianimare Anzu che li porta dove ha seppellito Alalu l'ex re di Nibiru. Qui gli Anunnaki scolpiscono grazie ai raggi delle loro navi la faccia a perenne ricordo della tomba del loro re. Dal suolo marziano essa guarda la Terra dove ha regnato per molti Shar e Nibiru suo pianeta natale.

Conclusione

Se negli anni 80 mi avessero raccontato questa storia dopo aver visto i servizi sulla faccia di Cydonia avrei sognato ancora di più! Che siano miti o racconti reali è indifferente, i Sumeri con il loro racconto della creazione hanno narrato o inventato una storia incredibile degna dei migliori film di fantascienza. Solo per questo meritano tutto il fascino a loro riservato.

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Ufo su Marte: furono gli Anunnaki a scolpire la Face di Cydonia? 

#Marte non cessa di stupirci. Dopo le pietre e gli oggetti sospesi in aria,pare che la famosa Face di Cydonia abbia un compagno nelle sue immediate vicinanze. Zecharia Sitchin, esperto della antica civiltà sumera, ipotizzò che la Face rappresentasse il volto di Alalu, re anunnaki deceduto su Marte, dove era stato condotto in esilio, come descritto su alcune tavolette tradotte dal sumerologo S.N. Kramer. A differenza di altre immagini, molto probabilmente dovute alla pareidolìa (il fenomeno in base al quale ci sembra di osservare volti umani sulle nuvole, per terra o sui muri), la Face è perfettamente inserita in un contorno evidente (Fig. 1) che ne attesta l'ipotesi di artificialità.

Il sovrano di Nibiru morto in esilio su Marte

Sitchin, sempre dalla traduzione delle tavolette sumere, narra che l'equipaggio di una successiva missione su Marte, ritrovato il corpo di Alalu, lo seppellì sotto una montagna. Poi l'astronave, levandosi in alto, scolpì "con un raggio" il volto di Alalu su quell'altura, in suo onore. Sitchin parla anche del fedele Anzu il pilota che rifiutò di ripartire per restare su Marte e proteggere il suo sovrano,. Queste le sue parole: "Resterò al fianco di Alalu sul pianeta sconosciuto, lo proteggerò fino alla sua morte". Di Anzu non c'è altra indicazione sulle antiche tavolette, ma c'è una sorpresa di enorme interesse. Il dott. Angelo Carannante, presidente del Centro Ufologico Mediterraneo, studiando il sito, ha notato qualcosa che incredibilmente è sfuggito a tutti gli osservatori: un'altra scultura, affiancata alla Face, sulla sua destra (Fig.

2).

Un busto umano, con testa, collo, spalle e braccia

Ingrandendo il particolare, Carannante ha osservato che si trattava inequivocabilmente di un busto umano dal lui battezzato "Il gladiatore", con testa, collo, spalle, braccia robuste (Fig. 3) con lo sguardo rivolto verso la Face. Lì dove avrebbe dovuto esserci il volto, c'era incredibilmente un volto(Fig. 4) con il profilo evidente e addirittura con una lunga barba, assimilabile alle barbe squadrate di alcune statue sumere.(Fig, 5). La ricchezza di peculiarità antropomorfe è notevole. Intorno alla vita si può osservare una specie di cintura. Le braccia sono possenti e ben delineate, mentre al posto delle mani ci sono due crateri ad indicare forse dei particolari non più visibili o solo l'utilizzo strumentale di due preesistenti crateri. E' la precisione e la quantità di particolari a ingenerare il ragionevole dubbio che si tratti proprio di un busto umano. E, se così fosse, di chi potrebbe trattarsi se non del "fedele Anzu", rimasto su Marte per servire il suo sovrano esiliato? Se confermata, questa potrebbe essere una scoperta di eccezionale importanza, aggiungendo un indizio molto valido a favore dell'autenticità della Face e di quanto riportato sulle tavolette sumere. Sarebbero altresì confermati gli antichi scritti che parlano di viaggi nel Sistema Solare da parte degli abitanti del pianeta Nibiru, gli Anunnaki.#face on mars #UFO

Bob Fiorenzo 

Gli Anunnaki

Anunnaki e Sumeri

Nella mitologia sumerica il termine Anunna, poi reso in akkadico come Anunnaki/Anunnaku, indica l'insieme degli dèi sumeri, e più tardi assiro-babilonesi. Essi erano costituiti in un'assemblea, presieduta da An, dio del cielo. Tale assemblea si componeva dei sette supremi, di cui facevano parte i quattro principali dei creatori (An, Enlil, Enki, Ninhursag), con l'aggiunta di Inanna, Utu e Nanna e di 50 dei minori, detti anche Igigi.
Secondo Zecharia Sitchin gli Anunnaki sarebbero degli alieni provenienti da Nibiru, un pianeta del nostro sistema solare. Secondo questa tesi avrebbero avuto un ruolo importante nella veloce evoluzione della civiltà umana e in particolare di quella sumerica. I signori provenienti da Nibiru, sin dall'antichità, sarebbero scesi sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta. Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra fu inviata una prima spedizione di esseri viventi capeggiata da Enki, un nome che ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri. I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell'Indo e la Mesopotamia. 
Zecharia Sitchin (Baku, 11 luglio 1922 - New York, 9 ottobre 2010) è stato uno scrittore azero naturalizzato statunitense. È stato autore di molti libri di divulgazione sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, ed è un sostenitore della "teoria dell'antico astronauta" come spiegazione dell'origine dell'uomo. Egli attribuisce la creazione dell'antica cultura dei Sumeri ad una presunta razza aliena, detta Nefilim (in ebraico) o Anunnaki (in sumero), proveniente dal pianeta Nibiru, un ipotetico 9º pianeta del sistema solare dal periodo di rivoluzione di circa 3600 anni presente nella mitologia babilonese.
Sitchin afferma anche che in corrispondenza della fascia principale degli asteroidi del sistema solare si sarebbe trovato anticamente un pianeta che i Sumeri chiamavano Tiamat, che sarebbe previsto dalla Legge di Titius-Bode.
Ancora una volta un mito sumero, l'Enuma Elish, ci permette di comprendere pienamente la conformazione dell'attuale sistema solare. Esso parla di un pianeta, Nibiru, che si affaccia sul sistema solare ogni 3.600 anni circa con un orbita retrograda che, specialmente durante le fasi di formazione del sistema solare, lo ha portato a scontrarsi con Tiamat, un pianeta localizzato tra Marte e Giove, distruggendolo, creando la fascia degli asteroidi e proiettando la Terra e la Luna nella loro attuale posizione.
Certo pensare a un pianeta il cui periodo orbitale è di 3.600 anni circa può essere per il lettore oggetto di profondo scetticismo; ma forse non sapete che la NASA ha certificato l'esistenza di diversi pianeti transnettuniani tra cui uno in particolare, chiamato Sedna, il cui periodo orbitale, calcolato e dimostrato secondo le leggi fisiche newtoniane che regolano i moti dei pianeti, è pari a 12.000 anni. Questo per noi consente la possibilità che esista un pianeta, non ancora osservato, con un periodo orbitale come quello di Nibiru, che in realtà secondo i sumeri è addirittura inferiore a quello di Sedna. 
Tratto da Wikipedia: "...90377 Sedna è un oggetto trans-nettuniano di grandi dimensioni che orbita attorno al Sole su di un'orbita particolarmente eccentrica, che lo porta ad avvicinarsi al sistema solare esterno in prossimità del perielio, e ad allontanarsi fino ad oltre 5 giorni luce (975 UA)...
La presenza di corpi come Sedna pone un interrogativo nella comunità astronomica mondiale: come giustificare l'esistenza di questi corpi celesti con orbite così profondamente ellittiche? La comunità astronomica è divisa, ma diversi astronomi controcorrente hanno ipotizzato l'esistenza di una stella nana bruna spenta chiamata Nemesis, a circa 300-400 UA dal Sole attorno alla quale orbitano alcuni pianeti, alcuni dei quali, i più esterni, sono stati catturati dal campo gravitazionale del Sole, maggiore di quello Nemesiano, su un orbita che abbraccia entrambi i sistemi.
Le teorie di Sitchin andrebbero secondo alcuni nella categoria del creazionismo non-religioso, ma lo stesso Sitchin riporta nei suoi testi nozioni di evoluzione teistica, sebbene egli sostenga che l'uomo sarebbe a suo dire frutto di esperimenti di ibridazione genetica con specie terrestri condotti da alieni. Analoghe posizioni sono state espresse successivamente da Immanuel Velikovsky, Erich von Däniken, Alan F. Alford e Laurence Gardner. 
Riprendiamo allora quanto sostenuto da Sitchin nelle sue "Cronache terrestri", una serie di volumi riguardanti la storia dell'umanità in un tempo che per comodità definiremo pre-diluviano e che abbraccia un arco temporale che va da 400.000 anni fa a 100.000 anni fa, momento in cui le teorie promulgate dal Progetto Atlanticus e quelle di Sitchin cominciano a divergere. 
Secondo la TOE del Progetto Atlanticus, riprendendo gli studi di Sitchin, 500.000 anni fa Alalu, il nono sovrano degli Annunaki, una razza di extraterrestri popolanti il pianeta Nibiru e caratterizzati da cicli vitali quasi eterni dal punto di vista umano, viene deposto da Anu e costretto all'esilio sulla Terra; qui Alalu scopre circa 450.000 anni fa grossi giacimenti di oro e altri minerari utili all'industria Annunaka. Anu invia allora uno dei suoi due figli, Enki, sulla Terra per promuovere la cosiddetta "Missione Terra" che consiste nello sfruttamento delle risorse naturali presenti sul pianeta. Enki arriva sulla Terra 445.000 anni fa, durante la glaciazione di Mindel, al seguito di un gruppo di Annunaki e fonda Eridu per lo sfruttamento di queste risorse nel medio-oriente. 
430.000 anni fa la glaciazione di Mindel finisce, il clima si fa più mite e vengono inviati altri Annunaki tra cui Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico; iniziano le costruzioni degli insediamenti funzionali alla "Missione Terra" in Mesopotamia. Poiché però la produzione dell'oro scarseggiava, Anu decise di fare visita alla "Missione" con il suo primogenito Enlil e venne deciso di ampliare la missione allo sfruttamento del continente africano oltre che in medio-oriente; a Enlil viene assegnato il comando supremo della missione mentre Enki viene subordinato a Enlil e assume il comando degli scavi in Africa. Questo avviene circa 416.000 anni fa. 
Intorno a 400.000 anni fa si conclude la costruzione dei primi sette insediamenti funzionali in mesopotamia: il porto spaziale (Sippar) che verrà sostituito successivamente dal più efficiente Baalbek, il centro controllo missione (Nippur), un centro metallurgico (Bad-Tibira) e un centro medico (Shuruppak) oltre che a Eridu, la prima città e all'Eden, i campi agricoli che forniscono sostentamento alla popolazione Annunaka.
Dopo 40 periodi, ossia 144.000 anni (1 periodo = 1 shar = 3.600 anni) di fatiche, così come narrato nell'epopea di Athrasis, Enki si trova a dover gestire l'ammutinamento dei lavoratori Annunaki nelle miniere dell'Abzu (Africa) ed è proprio lui insieme alla sorellastra Ninmah (Ninharsag) a decidere per l'ibridazione di DNA Annunako con l'homo erectus al fine di ottenere una nuova razza da potere utilizzare come sostituto lavoratore nelle miniere, liberando così dall'impegno lavorativo gli Annunaki. Coerentemente con quanto narrato dall'epopea di Athrasis e con quanto descritto dalla scienza ufficiale l'homo sapiens compare infatti proprio circa 300.000 anni fa in Africa, ossia esattamente 144.000 anni dopo l'arrivo degli Annunaki. Enlil inoltre considera utile condurre alcuni di questi Homo Sapiens in Eden per farli lavorare nei campi e fornire cibo agli Annunaki. Si osservi come in questo momento l'Homo Sapiens, in quanto ibrido, non è in grado di procreare. 
Fermiamoci un momento, qualcuno certamente potrà obiettare dicendo che non ci sono prove alcune a supporto di questa incredibile teoria; allora ve ne voglio citare alcune: 
1. Sono state trovate rovine risalenti a più di 100.000 anni fa in Mozambico a ovest di Maputo e in Zimbabwe le cui dimensioni fanno pensare a metropoli popolate da circa 200.000 persone che noi nella TOE identifichiamo come le metropoli Annunake nell'Abzu costruite nei pressi delle miniere d'oro africane dove fare lavorare i primi esseri umani Sapiens;

2. Gli Annunaki vengono descritti come giganti nei miti dei nostri antenati; nella Bibbia in "Numeri 13,33 e Deuteronomio 9,2 addirittura si citano i figli di Anak, della razza dei giganti. Ritrovamenti di ossa di giganti sono stati trovati in diverse parti del globo;
3. come rispondere alla domanda: chi e come ha potuto movimentare le enormi lastre di granito di Baalbek in Libano, le cui più pesanti pesano 900 tonnellate l'una e che messe una accanto all'altra costituiscono una base perfettamente piatta, tipo una base di lancio per missili? Vedasi a tal proposito quanto narrato nell'epopea di Gilgamesh che nella terra dei cedri (l'attuale Libano) descrive un vero e proprio lancio di un razzo come lo descriverebbe oggi un bambino dinanzi al lancio del razzo vettore degli Shuttle. 

Nei suoi volumi Sitchin sostiene che gli Annunaki siano originari di Nibiru, il che comporta l'ipotesi di uno sviluppo evolutivo da compiersi su un pianeta il cui percorso orbitale non è certo dei più consoni al sostentamento di forme di vita. Non approfondendo le origini Annunake è molto difficile ipotizzare che un corpo celeste che per migliaia di anni viaggia nello spazio siderale, lontano dalle fonti di calore o energia rappresentate dal Sole e/o da Nemesis e di conseguenza senza acqua allo stato liquido, possa sostenere la vita, seppur considerando la capacità del nucleo nibiriano di produrre abbastanza calore. 
Questo è diverso se ipotizziamo che Nibiru sia stato colonizzato dagli Annunaki quando questi avessero già un grado tecnologico sufficiente da costituire sullo stesso delle colonie autosufficienti ed autosostenibili, utilizzando il pianeta come una sorta di astronave generazionale tra i due sistemi stellari. Questa visione, inesplorata da Sitchin, permette di conciliare l'esistenza di una civiltà aliena, quale gli Annunaki simili a noi, e di conseguenza con una base biologica a carbonio cui necessita acqua allo stato liquido, sorta su un pianeta simile alla Terra con temperatura e orbita stabile e posizionata nella biosfera del sistema Nemesiano. 
La civilità Annunaka si siviluppò a partire da milioni di anni fa sul pianeta Annunakia, un pianeta orbitante attorno alla nana bruna Nemesis orbitante a sua volta a 300-400 UA dal Sole. A partire da 10 milioni di anni fa gli Annunaki iniziano a esplorare i pianeti orbitanti attorno a Nemesis colonizzando quelli adatti alla vita e sfruttando le risorse degli altri. 
Con lo sfruttamento dei pianeti più esterni, Nibiru già 600.000 anni fa, Sedna ed Hercobulus a partire da 200.000 anni fa, gli Annunaki sono in grado di raggiungere il sistema solare sfruttando le orbite di questi pianeti comuni ai due sistemi stellari utilizzando gli stessi come "Astronavi generazionali" anche se in realtà, in virtù del ciclo di vita Annunako di milioni di anni, non si configura un livello generazionale nella durata del viaggio interstellare. Al tempo stesso, per consentire il sostentamento della vita su Nibiru, gli Annunaki hanno bisogno di risorse naturali quali oro, uranio e altri minerali presenti sulla terra, oltre che del prezioso elio-3 di cui discuteremo in seguito. 
Ciò spiega il motivo di tanta importanza riconosciuta all'oro da parte di Anu, dopo che il deposto Alalu lo trova sulla Terra in grande quantità. Ciò spiega anche il perché della devozione da parte dei nostri antichi antenati umani nei confronti dell'oro che in realtà doveva apparire del tutto inutile a loro non avendo quegli scopi pratici che invece sono tipici di società più avanzate. Basti pensare all'utilizzo dell'oro nei circuiti integrati dell'industria elettronica odierna. I popoli antichi consideravano importante l'oro poiché essi lo collegavano agli dei e possedere oro era per loro motivo di vanto perché permetteva loro di assomigliare agli dei ed esercitare il potere che ciò conferiva loro per governare le proprie genti. Pensiamo ai sovrani egizi, sumeri, ai templi antichi o ai Maya oltre oceano. Si ricoprivano di monili d'oro. A che scopo essendo l'oro un materiale perfettamente inutile? Da dove traeva l'importanza che i popoli antichi attribuivano ad esso? 
Semplicemente la sua raccolta era uno degli scopi principali della Missione Terra Annunaka e ciò è rimasto come retaggio nelle prime civiltà umane.
Torniamo al problema della gestione del genere umano da parte Enkilita ed Enlilita. Se è vero che Enki e i suoi scienziati e seguaci hanno risolto forse il più grave problema che stava per compromettere l'intera missione è altresì vero che l'inserimento della nuova specie animale (homo sapiens) nell'ecosistema terrestre circa 300.000 anni fa comportava tutta una serie di nuove problematiche di gestione degli stessi. 

A seconda della strategia politica adottata e perseguita nei confronti del genere umano si distinguono le seguenti fazioni tra gli Annunaki: gli Enkiliti (seguaci di Enki) principalmente scienziati, coordinatori delle attività delle missioni quali genetisti, architetti, fisici, chimici, genetisti, ingegneri, simboleggiati dal caduceo dove possiamo distinguere il cerchio alato simboleggiante Nibiru accompagnato dalla doppia elica del DNA idealizzato da due serpenti, attraverso il quale è stato creato l'homo sapiens. Il simbolo del caduceo è utilizzato ancora oggi in ambito scientifico in particolare in medicina. 


La Rinascita

La storia maestra di vita

Siamo a circa 11000 anni fa, i geologi ci insegnano che intorno a quel periodo ha fine il periodo glaciale di Wurm, le calotte polari si sciolgono, il livello dei mari si innalza, sommergendo kilometri e kilometri quadrati di zone costiere. La storiografia ufficiale colloca la scoperta dell'addomesticamento e dell'agricoltura in un tempo subito successivo al post-glaciale. 

La rivoluzione neolitica e la scoperta dell'agricoltura avvenuta circa diecimila anni fa sono il punto di partenza sulle quali si fonda l'intera storia dello sviluppo della civiltà umana, ponendo le basi per le prime società urbane e, dopo il fuoco rappresenta una delle più importanti (forse la più importante) scoperta dell'uomo. Dalle ricerche interdisciplinari si è scoperto che l'agricoltura si è diffusa dal Medio Oriente in direzione non solo dell'Europa, ma anche in direzione dell'Africa settentrionale e della steppa asiatica, nonché in direzione del Pakistan e dell'India. 
Il genetista Cavalli Sforza conferma, e aggiunge che l'agricoltura "ha avuto inizio in zone impervie". Gli studiosi concordano nell'affermare che l'agricoltura nacque nella regione oggi corrispondente a Mesopotamia, Siria e Israele, ma non sanno spiegarsi come mai non sia cominciata nelle pianure, dove la coltivazione è senza dubbio più facile, bensì in aree montuose. Altrettanto inspiegabile sembrano essere da un lato la rapidità con cui le varie specie di ortaggi e frutti cominciarono ad apparire, tutti nello stesso periodo e nella stessa regione, dall'altro il contemporaneo 'addomesticamento' degli animali. 
Una possibile risposta offerta da studi 'controcorrente' è che le piane alluvionali del Tigri e dell'Eufrate fossero state trasformate in enormi acquitrini paludosi, malsani e inadatti all'agricoltura a causa del cataclisma ricordato come Diluvio Universale, ipotizzando un cambio climatico molto più rapido di quanto teorizzato dai geologi, accompagnato da tsumani, attività vulcanica e tettonica estremamente violenta e piogge torrenziali. Ciò potrebbe essere inoltre comprovato dal noto ritrovamento di un mammut, morto congelato con ancora il cibo non digerito nello stomaco. 
Ulteriori elementi che confortano la tesi del Diluvio Universale risiedono nel repentino cambio climatico comprovato dai carotaggi effettuati negli ultimi decenni nei ghiacci groenlandesi e artici, i quali dimostrano l'innalzamento del livello del mare ove oggi sorgono rovine sommerse come Yonaguni, Bimini, Dwarka, a dimostrazione dell'esistenza di società urbanizzate precedenti alla fine dell'ultima glaciazione.
La leggenda del diluvio universale - o di una catastrofe simile - non si ritrova solo nella tradizione giudaico-cristiana. Anzi, si può ritenere con una certa sicurezza che la storia di Noè sia la versione rielaborata dal popolo ebraico di antichi miti sumeri. 
Nel mito di Gilgamesh, l'eroe sumero semidivino, si racconta, infatti, di Utnapishtim, un vecchio che, per volere del dio Ea (l'altro nome di Enki), era sopravvissuto al diluvio voluto dagli dei per punire l'umanità corrotta. Lo stesso dio Ea aveva dato a Utnapishtim le misure di un'imbarcazione da costruire per salvare se stesso e tutte le creature viventi. Ma il racconto degli uomini malvagi puniti con il diluvio ricorre in innumerevoli tradizioni, non solo nell'area eurasiatica. In alcuni la casi la figura accostabile a Noè ha un nome molto simile: c'è l'hawaiano Nu-u, il cinese Nuwah, l'amazzonico Noa. 
Questo colloca l'evento del diluvio non più in una mera dimensione mitologica, ma va letto su un vero e proprio piano storico quale evento documentato da più culture le quali spesso citano un dio creatore dell'umanità e un'età dell'oro prediluviano.
Infine registriamo nelle tradizioni delle popolazioni indigene storie di città di oltre 10.000 anni fa costruite dagli dei durante l'età dell'oro: Tihuanaco, Shangri-la, Shambala. Con una certa superbia gli storici e gli scienziati occidentali hanno bollato come mitologici e quindi come non veri questi racconti, ma io credo che qualsiasi cultura sarebbe fiera di poter raccontare di avere costruito loro stessi con le loro capacità capolavori dell'architettura quali Machu Picchu o le piramidi di Tenochtitlan. Perché affermare che fossero state costruiti dagli dei? Credo proprio che ci sia un fondo di verità in quanto narrato nelle tradizioni dei popoli mesoamericani, e non credergli significa essere talmente superbi da voler imporre la nostra verità sulla loro, non conoscendo affatto la loro storia. 
Da tavolette sumere: 
"...Sul volto del Sole comparvero strane macchie scure, dal suo volto si sprigionavano fiammate. Anche Kishar ( Giove ) si comportava in modo strano, confusi erano i suoi circuiti. Il Bracciale Martellato ( la fascia degli asteroidi ) era tirato e spinto da invisibili forze di attrazione della rete. Per ragioni misteriose, il Sole disturbava la sua stessa famiglia...". I Sumeri ci informano dunque molto chiaramente di disturbi nei moti orbitali del pianeta Giove e della fascia degli asteroidi e queste interferenze determinano cambiamenti anche sulla Terra, indicandone con estrema crudezza la causa: "...la coltre di neve e ghiaccio che ricopre la Terra Bianca (l'Antartide?) ha iniziato a scivolare... la prossima volta che Nibiru si avvicinerà al Sole, la Terra sarà esposta alla forza di attrazione di Nibiru. Dalla forza di attrazione di Nibiru la Terra, nei cieli, non avrà alcuna protezione (indebolimento del campo magnetico?)... la prossima volta che Nibiru si avvicinerà alla Terra, la coltre di neve e ghiaccio scivolerà via dalla Terra Bianca. Causerà una calamità di acqua: da un'enorme ondata, da un Diluvio, la Terra verrà sopraffatta... Gli Anunnaki si preoccupavano molto sia della Terra, sia di Lahmu. Presero una decisione: che ci si prepari a evacuare la Terra e Lahmu!..."
"...Lahmu (Marte) è stata devastata dal passaggio di Nibiru! Così riferì Marduk. La sua atmosfera è stata risucchiata, le sue acque sono poi evaporate, si è trasformata in un luogo di tempeste di polvere!..."
La prima civiltà urbana storicamente conosciuta sembra essere proprio quella sumera. Secondo l'archeologo David Rohl è dai Monti Zagros, nell'attuale regione del Kurdistan, che giunse "gran parte della popolazione sumera, dal momento che nella terra di Sumer la ceramica più antica sembra originaria di questa zona". 
Una conferma giunge anche dall'archeologo Edwin Oliver James: "Gli altipiani iranici rappresentano geograficamente il luogo ideale per una origine comune di tutta la gamma dei processi culturali raggiunti in Oriente, nel IV millennio a.C. Se fu questa la culla della prima civiltà di Elam. È altrettanto probabile che essa sia stata il centro da cui movimenti e influenze analoghe si irradiarono in Mesopotamia attraverso i Monti Zagros, in India attraverso il Belucistan e l'Himalaya e attraverso la pianura mongolia nella Cina settentrionale e occidentale, dove sono state trovate tracce di una identica cultura agricola" 
Altrettanto le origini del popolo sumero rimangono avvolte nel mistero. Nuovi ritrovamenti nell'area di Gobekli Tepe e Kiziltepe sembrano inoltre anticipare la fioritura della prima società urbana e dislocarla sulle zone dell'altopiano turco proprio in quelle zone limitrofe alla catena montuosa dell'Ararat, dove la Bibbia dice essersi posata l'arca di Noè.Gobekli TepeWyatt aggiunge: "Nella Turchia centro-meridionale si trova un gran numero di piante che esistono soltanto li. Quando i gruppi lasciarono l'area sembra che abbiano preso con se i semi più importanti e le principali piante commestibili, lasciandosi alle spalle una varietà di piante che risalivano all'età antidiluviana" Questo potrebbe significare che alcune delle piante originali che Noè portò dal mondo antidiluviano non si diffusero mai oltre quella zona. 
Dovunque sia stato lo start-up di ciò che possiamo definire civiltà è certo che la prima società urbana evoluta sia rappresentata dai Sumeri, popolo alquanto misterioso in quanto primo popolo a dotarsi di strutture sociali ben definite, di un sistema di leggi, di un sistema scolastico. Furono anche i primi a interessarsi di forme arcaiche di scienze quali matematica, geometria, architettura, ed erano grandi esperti di astronomia, seppur connessa alla sfera religiosa. 
Questo pone diversi interrogativi ai quali la storiografia ufficiale oggettivamente fatica a fornire una risposta soddisfacente: come è possibile passare da società tribali dedite a pastorizia, agricoltura a società urbane raffinate come quelle riscontrabili nelle città stato sumere di Eridu, Shuruppak, Kish, e quella stessa Ur da dove Abramo parte alla volta della terra promessa? Senza contare il mistero rappresentato dai ritrovamenti in Turchia richiamati ai paragrafi precedenti. 
Sitchin afferma: "E' quindi proprio a Sumer che la moderna civiltà cominciò. Fu là, infatti. che tutti gli elementi fondamentali di una civiltà avanzata sorsero all'improvviso come dal niente e senza un'apparente motivazione. città, strade, scuole, templi; metallurgia, medicina, agricoltura. Irrigazione; l'uso dei mattoni, la prima ruota; navi e navigazione; pesi e misure; leggi e tribunali; la scrittura, la musica...Ogni aspetto di una alta forma di civiltà al quale possiamo pensare, ebbe il suo inizio, a Sumer". Sembra esserci stato un salto evolutivo non indifferente, una specie di 'anello mancante' tra gli stadi di sviluppo delle prime società umane.
La stragrande maggioranza dei racconti sul diluvio lo fanno concludere con l'adagiarsi dell'Arca su una montagna, coerentemente con la localizzazione delle prime civiltà umane sorte sugli altopiani in diverse zone della terra, con la 'scoperta' dell'agricoltura e il conseguente sedentarismo che si tradurrà nelle società urbane. La narrazione biblica in particolare si conclude con il dialogo tra Dio e Noè e i suoi figli con lui, dicendo: «Quanto a me, ecco, stabilisco il mio patto con voi, con i vostri discendenti dopo di voi e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame e tutti gli animali della terra con voi; da tutti quelli che sono usciti dall'arca, a tutti gli animali della terra. Io stabilisco il mio patto con voi; nessun essere vivente sarà più sterminato dalle acque del diluvio e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra». (Genesi 9:8-11) 
Come interpretare tale importante versetto biblico? La TOE sostiene che quando Enlil vide che nemmeno il Diluvio fu in grado di estinguere l'uomo comprese la tenacia che questi possiedono e di conseguenza decise di concedere all'uomo la sovranità sul pianeta e vedere cosa succede. 
Il patto menzionato nel versetto biblico corrisponde al patto di tregua tra Enliliti ed Enkiliti dove i primi concedono all'umanità il pianeta Terra per un limitato periodo di tempo la cui scadenza è prevista in ciò che noi conosciamo come "Giudizio Universale"; agli Enkiliti è concesso di iniziare il genere umano alla civiltà nei luoghi che hanno resistito alla furia del diluvio. 
L'accordo prevede tra l'altro il divieto assoluto di conferire tecnologie Annunaki/Atlantidee troppo evolute al fine di garantire armonia nello sviluppo della civiltà umana e evitare i potenziali rischi di un utilizzo spropositato. Viene sancito inoltre il divieto assoluto di perseguire unioni miste Annunaki-Umani e la riduzione graduale dell'intervento Annunako Enkilita nello sviluppo umano. Infine il ruolo dell'avamposto Enlilita di controllo viene preso dagli uomini sumeri di Ur la cui disendenza diventerà, a partire da Abramo, gli Ebrei. 
Se l'uomo si dimostrerà degno allora verrà concessa definitivamente la sovranità sul pianeta, in caso contrario verranno distrutti e nemmeno Enki questa volta potrà intervenire per salvarli; questo è quanto narrato nell'Apocalisse di Giovanni relativamente agli eventi dell'ultimo giorno e al Giudizio Universale, e viente rammentato dallo stesso Gesù Cristo anche nei vangeli gnostici. 
Gli Enkiliti hanno tempo circa 3.600 anni, equivalenti a un'orbita di Nibiru, per portare a compimento la 'Rinascita' del genere umano (periodo post-diluviano) che consiste in: ricostituzione di ambienti idonei allo sviluppo umano nei territori delle ex-colonie e trasferimento graduale di competenze semplici agli uomini: agricoltura, allevamento, pastorizia, architettura, semplici strutture sociali, scrittura. Dopo di che anche gli Enkiliti torneranno su Nibiru e in patria, lasciando il pianeta in attesa del 'Giudizio' sugli uomini. Gli Enkiliti si concentrarono certamente sullo sviluppo dei Sumeri, la prima civiltà dalle quali tutte le altre civiltà medio-orientali hanno poi avuto orgine, così come più volte affermato e sostenuto da Sitchin nelle sue ricerche. 
Gli Enkiliti concentrano i loro sforzi per la rinascita del genere umano in alcune località specifiche, ex colonie di atlantide sopravvissute al diluvio, non solo in medio-oriente, insegnando direttamente questa volta a uomini scelti (futuri sacerdoti e re o eroi) l'addomesticamento, l'agricoltura, l'utilizzo dei metalli, la scrittura, le leggi e le istituzioni socio-politiche fondando insieme a loro le prime città stato che poi sfocieranno nelle prime civiltà storiche a noi conosciute:
- Sumeri - Olmechi/Maya - Egizi - Civiltà dell'Indo - Orientali
Ad essi trasferirono anche una serie di conoscenze segrete relativamente alla storia, alla capacità di osservare e studiare gli eventi celesti e ad alcune tecnologie avanzate da custodire segretamente e che hanno dato origine a una serie di Ooopart che la scienza ufficiale non sa spiegare:
- la Pila di Baghdad - il meccanismo di Antikithera - i 'fiori di loto' dei geroglifici egizi corrispondenti a lampade utilizzate per illuminare i locali interni delle piramidi 
Questi ultimi dimostrano la conoscenza dell'elettricità da parte degli uomini posti ai vertici di comando di queste culture ritenuta dal popolo un potere divino.
La prima fase di questo processo, che chiameremo di seguito "Rinascita", è quella di identificare i luoghi da dove fare ripartire la civiltà umana. Il Diluvio ha profondamente cambiato la geografia e il clima del pianeta in modo particolare delle ex-zone costiere che sono state completamente sommerse. Il polo nord si è spostato, la glaciazione di Wurm si è conclusa e la corrente del golfo, libera di raggiungere le attuali coste europee senza più l'ostacolo delle terre emerse atlantiche ove sorgeva la vecchia Atlantide, mitiga molto il clima europeo. 
Dopo un dibattito interno agli Enkiliti vengono identificate le seguenti regioni idonee alla rinascita del genere umano, prossime alle vecchie colonie atlantidee, dove fare sorgere le prime civiltà umane:
- Mesopotamia - Valle dell'Indo - Mediterraneo - Estremo Oriente - Europa - Mesoamerica - Nordamerica
Nelle regioni e nei resti delle ex-colonie Atlantidee gli Annunaki Enkiliti insegnano al genere umano sopravvissuto i rudimenti dell'agricoltura e dell'addomesticamento degli animali, dapprima sugli altipiani e poi via via digradando verso le pianure man mano che le acque paludose malariche, eredità degli immensi allagamenti e tsunami del diluvio, lasciavano il posto a fertili e rigogliose terre. 
Con l'agricoltura e l'addomesticamento l'uomo necessità di sedentarietà e di una struttura sociale organizzata che consenta la gestione efficiente e uno sviluppo efficace delle nuove conoscenze che gli Enkiliti vogliono condividere con l'umanità:
- scrittura - astronomia - lavorazione dei metalli - architettura - politica - scienza generale 
Tutto ciò sempre nel rispetto del patto stipulato con gli Enliliti e quindi in modo armonico con un'idea di sviluppo sostenibile. A tal fine costituiscono le prime civiltà storiche conosciute, prima fra tutte i sumeri a cui poi fanno seguito tutte le altre elencate di seguito accanto alle regioni selezionate:
- Mesopotamia: Sumeri, Ebrei (seguaci Enliliti), Fenici, Hyksos, Assiro-Babilonesi, Egiziani - Valle dell'Indo: Indiani - Mediterraneo: Minoici - Estremo Oriente: Cinesi, Ainu-Giapponesi - Europa: Celti, Vichingi, Baschi - Mesoamerica: Olmechi, Toltechi, Maya, Aztechi e altri minori - Nordamerica: Mic Mac, Hopi e diverse altre tribù 
A capo di queste società vengono posti originariamente uomini dotti a cui gli Enkiliti hanno conferito conoscenze superiori in virtù dell'appartenenza al ceppo Rh-: sono ricordati come re, semi-dei o eroi mitologici dotati di particolari capacità magiche o divine come ad esempio la dinastia zero egiziana o i primi sovrani sumero-babilonesi o ancora i fondatori delle società orientali (la dea Fuji visitatrice degli Ainu giapponesi presso il monte Fujiama che porta appunto il suo nome). Costoro sono i primi detentori di quella conoscenza occulta che verrà tramandata oralmente (nativi americani), attraverso rituali mistici (culture orientali) o ancora attraverso i più noti testi sacri (popul vuh dei maya, Mahabarata, Virajandana indiani) o la simbologia e la numerologia (cabala ebraica).
La tesi portata avanti dal Progetto Atlanticus è supportata dalla concomitanza temporale e dalle connessioni in ambito architettonico e culturale delle prime società urbane umane in zone remote tra di loro, che lasciano presupporre un retaggio comune o una identica ispirazione.
Come faccio ad affermare tutto questo? Basta interrogarsi sui due modelli principali del processo che nel libro "Genesi di un enigma" identifico nella popolazione dei sumeri in medio-oriente e dei maya in mesoamerica: vere anomalie nella storia della civilizzazione.
Anomalie perchè prima di loro gli esseri umani erano allevatori/agricoltori, raggruppati in comunità tribali molto semplici.
Poi arrivano i sumeri (abitanti di Šumer, egiziano Sangar, biblico Shinar, nativo ki-en-gir, da ki = terra, en = titolo usualmente tradotto come Signore, gir= colto, civilizzato, quindi "luogo dei signori civilizzati") sono la prima popolazione sedentaria al mondo che possa essere considerata "civilizzata".
Furono i primi a introdurre la scrittura, i primi ad applicare un corpo di leggi per regolare la prima società urbana conosciuta, caratterizzata da una struttura sociale complessa. Esistevano tre classi sociali:
- La classe alta era formata dai sacerdoti, i nobili, i governanti e i funzionari.- La classe media che comprendeva mercanti e artigiani. Questi venivano detti anche "uomini liberi".- Infine vi erano agricoltori (molto spesso mezzadri) e pastori che conducevano un basso tenore di vita e non possedevano nessun peso politico.
La nobiltà e la classe sacerdotale possedevano le terre e beneficiavano dei relativi proventi. Essi non dovevano pagare tributi al re, anche se periodicamente gli offrivano doni, che corrispondevano di fatto a delle tasse. Inoltre era praticata la schiavitù.
La condizione delle donne di Sumer è quantomai complessa, ma altrettanto significativa. Pare fossero riconosciute come persone giuridiche, che potessero possedere e gestire proprietà terriere e intraprendere attività commerciali in proprio. .
I sumeri furono i primi a indagare sugli astri dimostrando notevoli conoscenze astronomiche. I primi a costruire città, ad avere una politica, ad avere una cultura che comprendesse una filosofia e una mitologia. I primi a studiare matematica, geometria, aritmetica su base sessagesimale (chissà poi perchè sessagesimale?!)
Tutto ciò stona tra il livello della civiltà umana precedente ai sumeri estremamente semplice: allevamento, agricoltura, tribù e contestuale ad essa. Sembra di nuovo mancare un anello mancante che connetta le tribù preistoriche alla splendente civiltà sumera.
Le stesse anomalie vengono registrate in mesoamerica, con i Maya, dove di nuovo vediamo una civiltà estremamente evoluta con nozioni di astronomia, astrologia, medicina. I Maya furono un popolo pulito: il bagno giornaliero che oggi è di regola,pare fosse parte integrante della tradizione ereditata.
I primi in mesoamerica ad avere un livello socio-tecnologico evoluto e una struttura sociale composta dalle più diverse figure specializzate: falegnami, scultori, scribi, barbieri, ceramisti portatori, prostitute, messaggeri, levatrici, predicatori, guaritori, indovini, becchini, e via dicendo..
Oltre ovviamente ai livelli alti della piramide sociale. Oltre alla nobiltà governante, c'erano soldati e sacerdoti, pari per importanza ai nobili signori. L'alto rispetto per i sacerdoti era dovuto alla loro importanza come custodi del sapere. I ministri del culto erano astronomi e matematici, potevano contare gli anni, i mesi e i giorni, conoscevano il tempo della semina e quello della mietitura; inoltre sapevano come controllare e fermare gli dei del male e come riuscire graditi alle divinità benefiche (pioggia, fertilità, ogni bene).
Ai Maya si devono numerosi centri urbani tra i più spettacolari dell'antichità: Tikal, Palenque, Yaxchilán, Copán, Piedras Negras, Uxmal, Chichén Itzá per citare solo i più grandiosi.
La memoria della cultura maya è scolpita chiaramente e ampiamente sui templi, sui palazzi, sulle piramidi, e soprattutto è descritta nei geroglifici delle steli, sulle quali con accuratezza sono segnate le date, sono raffigurati gli eventi ed è ritratta la vita della gente.
Sotto gli influssi della potente cultura irradiata da questi centri, gli antichi Maya realizzarono uno dei complessi di cultura materiale e di cultura teorica più raffinato dell'umanità. Teorici puri, anche, paradossalmente, quando realizzavano cose concrete, furono al contempo straordinari artisti e scienziati acutissimi, raffinatissimi esecutori e teorizzatori senza pari, raggiungendo in tutti i campi quelle che appaiono essere - almeno secondo certi canoni - le vette più alte del loro tempo.
Sul finire del periodo classico, la giungla s'impadronì delle città maya. La loro scomparsa è attestata dalle ultime date delle steli. Copán fu abbandonata intorno all'800; l'ultima stele di Tikal porta la data 869. Non è ben chiaro perché le città furono abbandonate, anche se gli stessi aztechi risposero alle domande dei conquistadores su chi avesse costruito quelle grandi città con un lapidario: "non siamo stati noi, sono stati gli dei". 
Ovviamente non furono creduti. 
Tutto questo per dimostrare che in quell'intervallo di tempo che io chiamo "rinascita" tra la fine della glaciazione di Wurm e il sorgere delle prime civiltà urbane ci fu un intervento degli alieni volto a riavviare un percorso di sviluppo per gli esseri umani.
Storicamente il percorso di "rinascita" nasce in medio-oriente presso le civiltà di Gobekli Tepe e Kisiltepe nei pressi dell'Ararat, proprio laddove si arenò (o atterrò?!) l'arca e da cui forse ebbero origine i sumeri. Successivamente giunge in egitto e forse da lì raggiunge poi il continente sudamericano nel 3113 a.C. in concomitanza con l'esilio di Thoth per mano di Ra. Per affermare questo ultimo punto mi avvalgo di quanto descritto nel seguente articolo pubblicato da Giuseppe di Stadio:


Monumenti Olmechi con fattezze negroidi 

E ancora, altri elementi in comune tra le civiltà antiche, a riprova di una regia comune al fiorire delle prime civiltà umane, identificata secondo le ricerche del Progetto Atlanticus con la mano degli Enkiliti: 
A) Il richiamo al mito di Atlantide
I Celti sono la popolazione antica più importante dell'Europa. Insieme ai Romani e ai Greci i Celti hanno costruito quella che è oggi l'Europa moderna. Per consuetudine, questa cultura racchiude in sé ancori tantissimi misteri che gli studiosi al giorno d'oggi devono ancora capire. Vi è infatti mistero circa la loro provenienza; riguardo ai loro riti; sui vari oggetti cultuali; come mai, a detta di numerosi studiosi, i Celti hanno così tante affinità con i Greci, i Fenici e altri popoli, distanti da loro molti chilometri. 
Particolare dei Celti è anche il loro costante essere riferiti ad Atlantide. Le tradizioni celtiche irlandesi fanno spesso risalire la loro origine ai tre figli di Noè: Sem, Cam e Jafet, che dopo il Diluvio avrebbero lasciato l'avanzato mondo atlantideo per colonizzare poi tutta la Terra.Stonehenge 
La stessa vicenda di Ulisse, descritta da Omero nell'Odissea, si dice sia stata ambientata o sia realmente avvenuta (se volessimo prendere in considerazione la teoria che tali storie fossero state ispirate da eventi avvenuti realmente), non nel Mediterraneo, ma nel mar Baltico. Infatti, le isole Shetland e le Faer Or potrebbero essere state benissimo teatro di queste storie.
Aztlán è la leggendaria terra d'origine degli Aztechi e di tutte le popolazioni di etnia nahua, una tra le più importanti culture mesoamericane, descritta nel 'Codex Boturini' come "un'isola in mezzo a una distesa d'acqua" da cui i primi aztechi fuggirono a causa di un grande cataclisma denotando grandi analogie con l'Atlantide descritta da Platone. 
B) Il richiamo al mito del Diluvio
Si contano circa 600 racconti sul diluvio inseriti nella mitologia di popoli lontani migliaia di kilometri e in alcuni casi molto simili alla narrazione biblica
Nella mitologia norrena, esistono due diluvi separati. Secondo l'Edda in prosa di Snorri Sturluson, il primo si ebbe all'alba dei tempi, prima che il mondo fosse creato. Ymir, il primo gigante, venne ucciso dal dio Odino e dai suoi fratelli Víli e Vé, e quando Ymir morì, perse così tanto sangue dalle sue ferite che anneggò quasi tutta l'intera razza di giganti, con l'eccezione del gigante di brina Bergelmir e di sua moglie. 
Secondo il Lebor Gabála Érenn, un libro che racconta la Mitologia irlandese, i primi abitanti dell'Irlanda, guidati dalla nipote di Noè, Cessair, vennero quasi tutti spazzati via da un'inondazione 40 giorni dopo aver raggiunto l'isola; si salvò soltanto una persona.
Esistono molte fonti di leggendarie alluvioni nell'antica letteratura cinese. Alcune appaiono come un diluvio mondiale, ma molte versioni vengono reportate come inondazioni locali - un certo numero di esse ha come tema l'alluvione causata da dei ostili.
Secondo la leggenda dei Temuan, una delle 18 tribù indigene della penisola della Malesia, il celau (tempesta della punizione) fu causato dai peccati degli uomini che avevano fatto così tanto arrabbiare gli dei e gli antenati da inviare un'alluvione per punizione. Solo due persone della tribù Temuan, Mamak e Inak Bungsuk, sopravvissero al diluvio scalando un albero sulla Gunung Raja (Montagna Reale), che divenne il luogo di nascita e la casa ancestrale della tribù Temuan.
Nelle Hawaii, una coppia umana, Nu'u e Lili-noe, sopravvissero ad una inondazione sulla cima del Mauna Kea. Nu'u fece sacrifici alla luna, alla quale aveva erroneamente attribuito la sua salvezza. Kane, il dio creatore, discese sulla terra su di un arcobaleno, e spiegò a Nu'u il suo errore, e accettò il suo sacrificio.
Nella mitologia Mi'kmaq, il male e la cattiveria tra gli uomini crebbero al punto che essi cominciarono a uccidersi tra di loro. Questo causò un grande dispiacere al dio-creatore-sole, che pianse lacrime che divennero pioggia, sufficienti a creare un diluvio. Le persone tentarono di salvarsi salendo su canoe di corteccia, ma solo un uomo vecchio e una donna sopravvissero e popolarono la terra.
Come in tutte le popolazioni del mondo non poteva mancare anche in Polinesia una leggenda sul diluvio universale.
C) La lingua
La incredibile somiglianza tra la lingua dei sumeri e quella dei baschi ci aiuta a dare ulteriore concretezza alla tesi della "rinascita"
'Padre' in sumero si dice AD o ADDA, e in basco si dice AITA; le ruote si chiamano GUR in sumero e GUR-PI in basco. L' occhio si chiama IGI in sumero, e IGI.SI significa 'guardare - vedere'. 
In basco abbiamo i termini B-EGI ed IKU-SI per gli stessi vocaboli. SUR in sumero significa 'fluire - scorrere' e il verbo basco per questi significati é I-SURI; ALA é una esclamazione di gioia sumera, e 'gioia - felice' in basco si dice ALAI. BIR in sumero significa 'essere caldo - avere caldo', e in basco abbiamo BERO che significa 'caldo'. 
La guerra si chiama GUD in sumero e GUDO in basco, GALA in sumero é la cella, e GELA in basco significa 'stanza'.
Recenti studi hanno dimostrato forti somiglianze anche tra i glifi utilizzati dai sumeri. La relazione tra sumero e cinese fu indagata già agli inizi del secolo scorso. Nel 1913 C.J. Ball, docente di Letteratura e Lingua Assira dell' Università di Oxford, pubblicò il suo voluminoso saggio intitolato "Chinese and Sumerian" in cui l'autore infatti si concentra a mostrare anche le somiglianze dei glifi che nelle due lingue rappresentavano un termine, esaminando quando la somiglianza era dovuta solo al pittogramma, o anche al significato o alla forma 'traslitterata'. 
Non solo, l' autore identifica anche le 'trasformazioni' ricorrenti che fungono da chiave di lettura, ad esempio la B sumera che diventa quasi sempre P o F in cinese, la D sumera che spesso diventa C o CH in cinese e la G sumera che cambia a volte in K in cinese.
L' acqua e il mare in sumero si chiamano A, e in cinese si chiamano HA o HAI; AG in sumero significa 'circondare', e in cinese AK e AIK significano 'delimitare'. AN in sumero significa 'cielo - alto' e in cinese HAN significa 'alto'
D) L'architettura
Per non parlare poi delle numerosi piramidi e dei siti megalitici ritrovati in diverse parti del mondo, dall'Isola di Pasqua a Stonehenge, dalle piramidi di Giza a quelle mesoamericane o a quella di Visoko, o ancora a quelle cinesi...
La stessa architettura e la stessa capacità misteriosa di trattare e lavorare la pietra: una tecnologia a noi sconosciuta tutt'oggi e certamente impossibile per gli uomini di quel tempo.

Con gli elementi a disposizione possiamo oggettivamente teorizzare che la Civiltà Madre che interagì con i popoli africani, sostenendoli nell'arcaica impresa colonizzatrice avesse le seguenti caratteristiche:
1. Un'approfondita conoscenza dell'universo, delle stelle, delle costellazioni e soprattutto delle formule matematiche necessarie per la navigazione e non solo per lo studio del cielo, quindi con una precisa finalità pratica e cioè: volare;
2. Una indiscutibile propensione e capacità di navigazione e colonizzazione territoriale, al punto da permettergli la lunga traversata trans oceanica e la successiva colonizzazione del nuovo continente;
3. Una straordinaria conoscenza del tempo e dell'astrologia in quanto aiutò i popoli mesoamericani nella realizzazione dei primi calendari che precedettero quelli Maya. Inoltre è doveroso aprire una piccola ma affascinante parentesi in merito. Tra i tre calendari Olmechi, il più noto è quello definito di Conto Lungo che prevede il via da un Enigmatico Giorno Uno (il nostro equivalente di avanti e dopo Cristo, evento straordinario per i cristiani segnato dalla nascita di Gesù di Nazareth.) Gli studiosi hanno stabilito che il Giorno Uno era coincidente con il 13 Agosto 3113 a.C. data della nascita della civiltà Olmeca, evento straordinario per tutte le civiltà dell'America Latina. Ma il 3113 a.C. "stranamente" segna per la precisione la data esatta dell'esilio di Thoth e dei suoi seguaci (africani) dall'Egitto per mano di suo fratello Ra (inizio del regno dei faraoni), verso i confini del mondo per la colonizzazione di nuove terre... Straordinaria coincidenza o verità storica?
Ma a quel punto, a sconvolgere tutti non era più il ceppo d'appartenenza originario dei popoli americani, ma in che modo le culture del continente nero viaggiarono attraverso gli oceani, per distanze al tempo impensabili per giungere in America e dare origini ai popoli nativi degli Olmechi? O meglio da chi furono aiutati?
Si parlò inizialmente del 250 a.C. ma ciò era evidentemente poco probabile ed attendibile. Infatti, proseguendo gli scavi si riuscì ad arretrare la datazione fino al 1250 a.C. Più diventavano antiche le origini degli Olmechi, più era però intaccato l'orgoglio nazionale dei sostenitori "Maya ed Aztechi". Per svariati decenni le autorità nazionali definirono tutti gli elementi a disposizione per ridisegnare le loro origini, un semplice frutto del caso. Ma l'esilarante ritrovamento di una statuina "giocattolo" rinvenuta a Jalapa, vicino Veracruz (per intenderci dove approdò Hernan Cortes nel 1519) zittì definitivamente tutti i tentativi di occultamento storico. Un semplice e rudimentale elefantino di pietra su 4 ruote generò l'ovvio quesito: "Data per certa l'esistenza del popolo Olmeco, se questi non avessero avuto origini africane, com'è possibile che riuscissero a riprodurre un animale del tutto assente in America latina, l'autore per ovvie ragioni, almeno una volta nella vita avrebbe dovuto almeno vederlo o sentirne parlare...In tutti e due i casi vi era la certezza di rapporti e contatti tra i popoli africani e gli Olmechi".
"Fra i reperti che mi incuriosivano di più vi erano i simboli di navigazione celeste e le formule che, una volta tradotte, si rivelarono essere formule matematiche, in uso ancora oggi per la navigazione. Nonché riproduzioni accurate di costellazioni, alcune delle quali si sarebbero scoperte solo con i moderni telescopi. Questo mi fece riflettere: perché avevano simboli per la navigazione celeste se non viaggiavano nei cieli? Questa conoscenza avanzata si sviluppò contemporaneamente e indipendentemente in tre luoghi diversi del mondo antico? E se non fu così, come si diffuse questa conoscenza dall'Egitto, a Creta fino al Messico? In questo caso la ragione suggerisce che siano stati aiutati... ma da chi?
Cerchiamo di approfondire, per quel che ci è concesso, qualche nozione sulla civiltà Olmeca e sugli imbarazzi che ha causato tra gli storici negli ultimi decenni. Il riconoscimento dell'esistenza della Civiltà Olmeca, da parte degli organi ufficiali e degli addetti ai lavori è stato il frutto di lunghi anni di controversie e scontri culturali. Infatti le tradizioni nazionali messicane, hanno per anni attribuito le loro origini ai progenitori appartenenti al ceppo Maya ed Inca.
Soltanto nel corso degli ultimi anni del 1800, precisamente nel 1864, abbiamo i primi ritrovamenti "anomali" non attribuibili alle due suddette civiltà. Il ritrovamento faceva riferimento nel dettaglio, alla riproduzione di una testa umana. In un primo tempo fu "scandalosamente" affermato che, i tratti somatici chiaramente africani, naso grosso e schiacciato, pelle nera e labbra grosse, erano semplicemente il frutto di una distorsione archeologica e artistica degli stessi popoli Maya. Ma quando poi i ritrovamenti di statue simili, e con innumerevoli e dettagliati elementi riconducibili alle culture del continente nero, si passò gradualmente ai primi studi sulla datazione dei reperti.
Il gruppo fu accolto da diversi esponenti di un villaggio locale, i quali li indirizzarono presso un sito archeologico situato nelle vicinanze, di chiara origine Olmeca. Cito testualmente le parole di Cooper: "Il governo messicano stanziò alcuni fondi per gli scavi. Venne confermata l'età delle rovine...il 3000 a.C."
Il principale segreto per scoprire i misteri del nostro universo, è conoscere a fondo il nostro pianeta alla scoperta del nostro reale passato e della vera storia del genere umano. Molto spesso però, la verità è dura da affrontare e può causare imbarazzi, rivelando "scomode" realtà difficili da accettare. Su questi concetti basilari, l'astronauta statunitense Gordon Cooper, scrive e pubblica nel 2000, il suo libro intitolato "Leap of Faith il viaggio di un astronauta nell'ignoto".
Nel suo saggio, Cooper, affronta la controversa tematica della convivenza nel nostro universo, tra la razza umana e le eventuali civiltà aliene dall'interessante punto di vista di un uomo dello spazio, che nella vita è a stretto contatto con gli spazi infiniti del nostro sistema solare. Però, questa volta, vorrei soffermarmi su una sola pagina del libro di Gordon...precisamente la numero 189. Abbiamo una minuziosa descrizione di una delle ultime collaborazioni tra NASA la National Geographic, alla scoperta dei misteri del Messico e delle Civiltà Madri mesoamericane, nella quale lo stesso Cooper giunse, insieme ad una troupe di ricercatori, su di un isoletta del Golfo del Messico.

Una nuova rinascita

Nuova Rinascita

Il Progetto Atlanticus nasce come spazio di condivisione e ricerca relativamente ai misteri che avvolgono il nostro passato, da quello più lontano, a quello più recente. Ma, dal nostro punto di vista, sarebbe un esercizio sterile, seppur affascinante, se non riuscissimo a trarre delle conclusioni concrete che ci permettano di migliorare il nostro futuro.
Abbiamo ormai superato da diversi anni quel fatidico 2012, ma non voglio qui stare a discutere su profezie maya, fine del mondo, catastrofismi e quant'altro. Vorrei che focalizzassimo l'attenzione sulla parola e sul concetto di "cambiamento" che il 2012 doveva e voleva rappresentare. I recenti sviluppi socio-economici fanno intendere che effettivamente un cambiamento sia in atto e che una nuova consapevolezza sia alle porte.
https://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12540
Ma ciò che chiamo "cambiamento" è oggi pilotato in occidente da una forma di potere in cui non riconosco il perseguimento di quel bene comune che in una società democratica dovrebbe essere il ruolo del governo e delle istituzioni democratiche.
In un sistema democratico il voto degli elettori è una delega affinchè gli eletti operino per il bene comune... non per il bene privato loro e/o delle banche padrone. Quando e se il valore del voto viene depauperato da questa funzione è necessario che la collettività percorra altre strade per vedere riconosciuto il proprio diritto al perseguimento del bene comune
Le società organizzate nascono proprio in virtù di questo: non essendo possibile per l'uomo autogestirsi secondo il modello di anarchia reale la collettività stessa conferisce ai sistemi di governo (monarchie, dittature, oligarchie) le deleghe a governare e a definire sistemi socio-economici governati da leggi. In millenni di sviluppo civile siamo giunti alle democrazie, forse non il sistema perfetto, sicuramente uno dei migliori, ma con il limite di vedere le proprie deleghe (il voto) utilizzate come carta igienica dai potenti.
Facciamo allora che il 2012 sia un cambiamento positivo: liberiamoci dei vincoli di lor signori, riprendiamoci la nostra sovranità e iniziamo a percorrere un percorso di rinascita spirituale della società che ci condurrà a una nuova età dell'oro... se aspettiamo che sia il potere a promuovere ciò siamo solo degli illusi. Poichè esso auspica l'esatto contrario. E come disse Giordano Bruno secoli fa non puoi chiedere al potere di riformare se stesso. Pensate a quale forza dirompente si avrebbe nel paese se i discorsi affrontati nelle nostre 'stanze' avessero la stessa visibilità e capacità di penetrazione nelle "case degli italiani" delle trasmissioni pseudo-giornalistiche quali "Porta a Porta", "Servizio Pubblico", telegiornali in generale, invece di rimanere confinati su siti on-line e/o testate di sicuro prestigio e affidabilità, ma di scarsa visibilità. Magari i vari Santoro, Vespa, facessero partecipare ai loro dibattiti gli economisti diciamo 'controcorrente' o altri personaggi di spicco invece di quegli sterili dibattiti con i soliti pagliacci politicanti che non giungono mai a qualcosa di concreto.
Appena si prova a ipotizzare l'uscita dall'euro si viene bollati come pazzoidi. Ma se gli italiani sapessero, in un dibattito serio, che tale eventualità viene sostenuta anche da economisti di un certo livello e che esempi positivi di tale politica da utilizzare come benchmark esistono, voglio vedere se i nostri politicoidi avrebbero il coraggio di bollare tutti come pazzoidi.
D'altronde vorrei dire ai nostri politicucoli e anche a chi ci governa sia a livello nazionale che in europa che: 1. se hanno agito in buona fede relativamente a euro, europa e politiche economiche degli ultimi 30 anni, i risultati dimostrano oggettivamente che hanno sbagliato tutto (e da entrambe le parti) e per cui sarebbe il caso che si facessero da parte 2. se hanno agito in mala fede, peggio ancora, andrebbero tutti cacciati via a pedate In entrambi i casi non possono più avere diritto di parola relativamente alla gestione della exit-strategy da questa crisi considerata la loro incapacità di gestirla (o peggio)
In entrambi i casi è doveroso un cambiamento. E magari sono proprio i pazzoidi ad avere ragione in merito. Ma come riuscire a divulgare queste informazioni e queste teorie in una realtà dove i mass-media sono controllati sempre dall'oligarchia a capo del sistema? Finché le persone non si renderanno conto di non essere libere... nulla potrà realmente accadere.
Le nostre teorie si riferiscono a un periodo concesso all'umanità durante il quale quest'ultima avrebbe dovuto sostanzialmente custodire il pianeta Terra, rifacendosi come approccio alla spiritualità dei nativi americani e al rapporto uomo-natura, perduto nel mondo occidentale. Concessione alla cui scadenza il buon vecchio Enki, insieme al fratello Enlil torneranno per valutare i risultati ottenuti da questa nostra umanità...
https://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12199
Ma quale sarà il loro giudizio? Ci sarà l'armageddon prima del Giudizio Universale? Verranno concretizzati i punti previsti dalle Georgia Guidestones? Cosa ci aspetta per il futuro? La nostra generazione potrebbe avere una grande responsabilità, dimostrare a Enlil, in occasione del Giudizio, di non avere sbagliato a dare fiducia ai piani del fratello.
Lasciamoci allora ispirare dall'età dell'oro per cercare di costruire un nuovo mondo migliore.
Per farlo dobbiamo acquisire quella consapevolezza che molti, da Horus a Gesù, dai Templari a Leonardo da Vinci e Dante Alighieri, hanno cercato di insegnare agli uomini, ostacolati da una terza forza in gioco - la quale ha invece utilizzato queste conoscenze esoteriche per dominare l'umanità fin dall'alba dei tempi.
Siamo davanti a un bivio: presentarci al buon Enki e a suo fratello Enlil come animali o come uomini - il premio sarà il passaggio da sapiens sapiens a un nuovo stadio evolutivo per non essere più a "immagine e somiglianza", ma "esattamente come".
L'evoluzione dipende dalla nostra consapevolezza, e dalla nostra libertà. Da dove cominciare? Il Progetto Atlanticus suggerisce che tra gli insegnamenti forniti dai grandi personaggi della storia, specialmente quelli relativi alla costituzione di un modello socio-economico sostenibile, ci fosse il concetto della "moneta merce", tipico appunto delle o civiltà coinvolte nella Rinascita (Sumeri, Egizi, Babilonesi, e le prime civiltà mesoamericane e della valle dell'Indo) se non addirittura del rivoluzionario modello dell'economia del dono
Altrettanto tra questi insegnamenti vi erano i rischi di lungo periodo collegati all'utilizzo di moneta a valore nominale (quella odierna tanto per intenderci), conoscenze che, tramandate nei millenni, giungono fino ai giorni nostri diventando strumento principale del NWO per il dominio del mondo... rappresentando infine uno dei più grandi inganni perpetrato all'umanità intera.
Il non voler ammettere l'esistenza della civiltà madre (l'Atlantide del Progetto Atlanticus o chi per essa) non è più allora una banale difesa delle convenzioni scientifico/storiche attuali, ma una tutela dello status quo: del Sistema. Cosa accadrebbe infatti se si scoprisse che, storicamente, è realmente esistita una società "perfetta" sotto tutti i punti di vista: - Tecnologico (tecnologie avanzate pulite, accessibili, gratuite, ...)- Socioeconomico (no povertà, economia del dono, no ricorso alla monetizzazione, 'anarchia' organizzata)- Spirituale (armonia uomo-natura, tolleranza, amore, libertà, pace, consapevolezza uomo-dio)
Di colpo il Potere dovrebbe ammettere di essersi sostenuto sull'inganno da migliaia di anni a questa parte, perdendo di fatto la propria autorità e giustificazione... Il nostro articolo sul grande inganno rappresentato dalla moneta e dal prestito a interesse portano a una sola conclusione: togliere l'arma dell'emissione a debito di moneta alle banche significherebbe per le banche perdere il controllo e il dominio sul mondo: ovvio che sono pronte a uccidere per questo.
Ma togliere l'arma dell'emissione a debito di moneta alle banche significherebbe anche liberare l'umanità dalla schiavitù del debito. Sarebbe un cambiamento di dimensioni epocali, una innovazione sul piano socio-economico forse senza precedenti nella storia moderna dell'uomo.
Se il 2012 deve essere l'inizio del cambiamento, così come profetizzato dai Maya, divulgare queste informazioni aumentando il livello di consapevolezza di queste teorie e delle possibili soluzioni diventa un dovere morale da compiere nei confronti dell'umanità. E quindi ecco i temi affrontati nel thread da noi proposto su Ufoforum intitolato "Rinascita Sociale Globale"
https://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12607 
1) Reddito di cittadinanza

2) Moneta merce

3) Economia del dono

4) FIL in sostituzione del PIL

e molti altri ancora sui quali fondare una Nuova Rinascita, in grado di consentire all'umanità il ritorno all'età dell'oro che caratterizzò il nostro mondo prima del Diluvio. Una filosofia semplice, quella veicolata poi dal gruppo facebook "L'Orto di Atlanticus" al quale vi invito a partecipare: non arrendersi mai a ciò che non piace e che non consideriamo giusto e FARE concretamente, e subito, ciò che è possibile per migliorare la qualità sociale della nostra vita e l'ambiente che ci circonda. 
Tutto questo promuovendo e veicolando contenuti e informazioni utili per realizzare un vero cambiamento nel nostro atteggiamento, nelle nostre relazioni sociali e nelle nostre abitudini economiche di produzione/consumo. 
Cambiamento come unico vero ed efficace strumento per essere antagonisti di quel "Sistema" che vogliamo combattere e che possiamo sconfiggere solo attraverso una reale EMANCIPAZIONE dalle sue regole, riposizionando contestualmente il ruolo antropologico-culturale dell'Uomo spostandolo dal vertice della piramide antropocentrica all'interno di una struttura circolare orientata all'ecocentrismo e alla cooperazione.
L'Uomo in questa nuova ottica, in questa nuova forma-pensiero che ci si propone di approfondire e veicolare, viene considerato non più come 'padrone', ma nuovamente come quel 'custode' del 'Giardino dell'Eden' che doveva essere (e che già fu!) in quell'arcadico periodo che i miti ci descrivono come "Età dell'Oro" durante il quale esso viveva in armonia ed equilibrio con la natura... fino all'attimo prima in cui la "corruzione" calasse nel suo cuore.
Questo gruppo nasce come spin-off del più ampio e generalista "Salotto di Atlanticus" il quale invece contempla l'intera attività di ricerca e di divulgazione del Progetto Atlanticus relativamente allo studio dei misteri del nostro passato e alle loro corrispondenze nel presente, delle nostre origini e della nostra natura riprendendo il motto che fu già dell'Oracolo di Delfi e vi si conferma quello spirito di condivisione e confronto che caratterizza il Progetto.
Tutto questo rivalutando la forza rivoluzionaria di concetti e principi di attualità quali Decrescita Felice, Economia del Dono, Autoresponsabilizzazione, Cooperazione e Sussidiarietà, Ambientalismo, Vegetarianesimo, Vegan, e tutto ciò che può risultare utile a modificare una forma-pensiero dominante consolidatasi nel corso degli ultimi 6000 anni.
Quella cultura dello "stupro" che va avanti da quando le migrazioni di popolazioni nomadi pastori delle steppe orientali sostituirono le società gilaniche dell'Europa e del bacino del mediterraneo dedite all'agricoltura soppiantando i culti dedicati alla dea madre con divinità maschili e guerriere introducendo i concetti propri del patriarcato (possesso, proprietà, gerarchia, prevaricazione e dominio) ed estirpando l'elemento "femminile" dalla società DEVE FINIRE!
Perchè se i miti antichi ci insegnano qualcosa, essi ci insegnano in primo luogo che un mondo migliore non solo è possibile... ma è doveroso! 
E dipende solo da noi in prima persona, poiché il risveglio "collettivo" non è nient'altro che la sommatoria di risvegli "individuali".

Un altro mondo è possibile... ora lo sai anche tu!!! 


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